Papa ai nuovi Ambasciatori: siate promotori di fraternità
Gabriella Ceraso - Città del Vaticano
Nove ambasciatori con la presentazione delle Lettere credenziali sono diventati questa mattina in Vaticano rappresentanti diplomatici Straordinari e Plenipotenziari presso la Santa Sede di altrettanti Paesi: Thailandia, Norvegia, Nuova Zelanda, Sierra Leone, Guinea, Guinea Bissau, Lussemburgo, Mozambico, Etiopia. All'inizio della nuova responsabilità il Papa rivolge loro un breve discorso in cui li assicura della sua preghiera e della piena collaborazione dei diversi uffici della Santa Sede.(Ascolta il servizio con la voce del Papa)
L'equa convivenza non sia solo strategia politica
E' una "missione" la loro, cui Francesco, affida innanzitutto un' "alta responsabilità", una "urgente necessità", un "chiaro dovere" da condividere con i Capi di Stato delle rispettive Nazioni: la fraternità
Poiché dobbiamo far fronte a sfide globali sempre più complesse, è giusto sottolineare l’importanza della fraternità, per adoperarci insieme ad assicurare che una equa e pacifica convivenza non sia soltanto una mera strategia socio-politica, ma un esempio di quella solidarietà che va più a fondo rispetto a un reciproco desiderio di raggiungere un obiettivo condiviso. Tale fraternità, inoltre, si può riconoscerla nell’universale desiderio di amicizia tra persone, comunità e nazioni, sebbene non possa mai considerarsi assicurata una volta per sempre. Tra le più grandi minacce al vivere insieme in armonia vi sono la violenza e i conflitti armati.
La fraternità è più potente dell'odio
Tuttavia, soggiunge Francesco, anche la "dolorosa lezione della divisione e dell’odio" porta con sé l'insegnamento che la "pace è possibile sempre" e ne esistono segni positivi:
La risoluzione dei conflitti e la riconciliazione sono segni positivi dell’unità che è più forte della divisione e della fraternità che è più potente dell’odio. È molto incoraggiante assistere agli sforzi in atto nella comunità internazionale per superare situazioni di conflitto armato e creare percorsi di pace, e vedere come il dialogo fraterno sia indispensabile per raggiungere questo prezioso traguardo.
Davvero, rilancia infine il Papa citando il Documento sulla Fratellanza Umana siglato ad Abu Dhabi il 4 febbraio scorso, "dialogo, comprensione, cultura della tolleranza, contribuirebbero a ridurre notevolmente problemi economici, sociali, politici e ambientali che assediano gran parte del genere umano".
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