Oggi l’abbraccio tra il Papa e il Patriarca della Chiesa ortodossa bulgara
Barbara Castelli – Sofia
Speriamo che l’incontro con Papa Francesco “sia occasione per riflettere sulla missione salvifica” dei cristiani nel mondo, superando le divisioni, “i limiti umani”: questo appuntamento ci darà l’opportunità “di poter parlare con un altro linguaggio, il linguaggio della fraternità, dell’amore, della carità, del rispetto reciproco e della fede in Gesù Cristo, che è l’unico nostro Salvatore, Lui unisce la Chiesa d’Oriente e di Occidente”. Il diacono Ivan Stoyanov Ivanov, professore ordinario di Liturgia presso l’Università di Sofia “St. Kliment Ohridski”, spiega ai microfoni di Vatican News le attese che ci sono per l’abbraccio tra Papa Francesco e il Patriarca della Chiesa ortodossa bulgara Neofit, oggi al Santo Sinodo.
Fratelli nella carità
Accogliendoci al Santo Sinodo e poi nella cattedrale patriarcale di san Alexander Nevsky, don Ivan Stoyanov Ivanov spiega che “i cristiani devono aiutare i bisognosi, i profughi, gli abbandonati: si tratta di una missione evangelica”. Un compito che, una volta in più, ricorda ai discepoli di Cristo che è “molto più quello che unisce di quanto divide”. “E speriamo – conclude – che questa visita possa portare buoni frutti non solo per il futuro del cristianesimo, ma per il futuro di tutto il mondo”.
ULTIMO AGGIORNAMENTO: 05 maggio 2019 ore 07.20
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