Papa: salvare il nostro mondo da indifferenza e idolatria del denaro
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
"Nel nostro tempo sembra che i profitti e le perdite siano maggiormente considerati di quanto non lo siano le vite e le morti, e nel quale al patrimonio netto di un’azienda viene data la precedenza sul valore infinito dell’umanità". E' senza troppi giri di parole che Papa Francesco ha rivolto il suo sentito invito e auspicio al Presidente dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e ai Ministri delle Finanze di diverse Nazioni, incontrati oggi pomeriggio in Vaticano. L'occasione è stato il meeting Climate Change and New Evidence from Science, Engineering, and Policy, organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze e a cui i presenti hanno partecipato:
Voi oggi siete qui per riflettere su come rimediare a questa profonda crisi causata da una confusione dei nostri conti morali con i nostri conti finanziari. Voi siete qui per aiutare a fermare una crisi che sta conducendo il mondo verso il disastro.
Raggiungere i traguardi prefissati
Facendo riferimento a due importanti Accordi mondiali: quello degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e quello sul Clima nella COP21 di Parigi, il Papa ha ricordato l'importanza e le implicazioni che derivano dal raggiungimento degli obiettivi prefissati:
È vostra responsabilità, come leader finanziari delle vostre Nazioni, perseguire e stimolare ad azioni volte a raggiungere gli obiettivi che i vostri Governi hanno adottato quattro anni fa per il bene dell’umanità di oggi e del futuro. Questa è un’impresa fondamentale. Dobbiamo raggiungere ciò che abbiamo concordato, perché la sopravvivenza e il benessere dipendono da questo.
Agire con urgenza
Per Francesco, le tragiche conseguenze "dell'inazione globale" possono essere fermate solo da un'azione risoluta e tempestiva:
Dobbiamo agire con decisione per porre fine alle emissioni di gas serra entro la metà del secolo al più tardi e fare anche di più. Le concentrazioni di diossido di carbonio devono diminuire in modo significativo al fine di assicurare la sicurezza della nostra casa comune. Avete anche ascoltato che questo può essere ottenuto a basso costo usando energia pulita e migliorando l’efficienza energetica.
Un decalogo
Con lucida concretezza, il Pontefice propone un lavoro congiunto tale da poter raggiungere 5 fini fondamentali:
- che apprezziamo ciò che è importante, non ciò che è superfluo;
- che correggiamo i nostri conti nazionali e i conti dei nostri 'affari', in modo tale da non perseguire più quelle attività che stanno distruggendo il nostro pianeta;
- che poniamo termine alla dipendenza globale dai combustibili fossili;
- che apriamo un nuovo capitolo di energia pulita e sicura, che ad esempio utilizzi risorse rinnovabili come il vento, il sole e l’acqua;
- soprattutto, che agiamo con prudenza e responsabilità nelle nostre economie per venire realmente incontro alle necessità umane, per promuovere la dignità umana, per aiutare i poveri, e per liberarci dall’idolatria del denaro che crea così tante sofferenze.
Insieme contro il tempo
Con il chiaro auspicio di un lavoro comune verso lo stesso orizzonte, il Pontefice esorta i presenti a farsi portavoce di un impegno corale:
Vi esorto a chiedere ai vostri colleghi Ministri delle Finanze di tutto il mondo di unire i vostri sforzi e i vostri piani. Possa il vostro lavoro con gli scienziati e i tecnici e con i popoli delle vostre Nazioni, specialmente con i più poveri, raggiungere gli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile e dell’Accordo di Parigi sul Clima. Una volta che il piano comune sia concordato dai vostri Governi, spero che possiamo nuovamente incontrarci, per ringraziare Dio per la sua misericordia che ci consente di correggere il nostro cammino prima che sia troppo tardi. Il tempo è essenziale. Attendiamo la vostra decisiva azione per il bene di tutta l’umanità.
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