Papa Francesco inaugura la mostra di Talitha Kum contro la tratta
Michele Raviart – Città del Vaticano
Papa Francesco ha presieduto questa mattina in aula Paolo VI - poco prima dell’udienza alle partecipanti all’assemblea plenaria dell’UISG - l’inaugurazione della mostra fotografica “Nuns healing hearts”, realizzata in occasione dei dieci di Talitha Kum, la rete mondiale della Vita Consacrata impegnata contro la tratta delle persone.
Oltre duemila le religiose coinvolte
“Donne dedite ad aiutare altre donne”, per una realtà che coinvolge oltre duemila religiose nel mondo ed opera in 77 Paesi. Gli scatti, realizzati in 18 mesi dalla fotografa statunitense Lisa Kristine, raccontano la storia, l’accoglienza e l’assistenza fornite a persone, soprattutto donne, sfruttate in Paesi come Italia, Guatemala, Messico e Thailandia.
“Noi suore non siamo sole”
“Per noi la mostra è stata una grande sfida perché noi suore non siamo abituate a metterci in mostra”, spiega a Vatican News suor Gabriella Bottani, coordinatrice di Talitha Kum. “Siamo messe in mostra”, afferma, “ma non lo siamo da sole, lo siamo con queste nostre sorelle, queste donne che insieme a noi lottano per ricostruire la vita e ci insegnano come essere più resilienti, come essere capaci di vivere la speranza di fronte a situazioni drammatiche come quelle della tratta ”.
Il sostegno di Papa Francesco
“Papa Francesco ci ha dato un messaggio di ringraziamento e di sostegno”, prosegue suor Bottani, “ed è molto importante per noi donne consacrate sapere che ci è così vicino, ci sostiene e ci tiene a questo nostro impegno”. “Il tema della tratta”, infatti, “è un tema molto caro a Papa Francesco e credo che ci sia sempre una grande commozione in lui e anche in tutti noi quando nella nostra storia entriamo in contatto con queste realtà”.
Il “potente lavoro” delle suore di Talitha Kum
“Ciò che desidero trasmettere attraverso queste immagini è il potente lavoro che le suore di Talitha Kum stanno facendo in tutto il mondo in prima linea contro la schiavitù”, ha affermato in un comunicato la fotografa Lisa Kristine. “La cosa più importante di questo progetto”, spiega, “è stato lavorare a stretto contatto con le suore e fare l’esperienza di come lavorano instancabilmente e umilmente, spesso con scarse risorse, per aiutare coloro che si trovano in situazione di maggior bisogno”
La mostra all’Uisg fino al 10 luglio
La mostra, realizzata in collaborazione con la Sezione migranti e rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale e con il patrocinio della Fondazione Galileo, sarà trasferita nella sede Uisg a Roma, in Piazza di Ponte Sant’Angelo 28, dove rimarrà fino al 10 luglio prossimo.
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