Il Papa alla Macedonia del Nord: verrò a portare semi di fraternità
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Un saluto tramite videomessaggio per dire l'affetto per la gente e la Chiesa della Macedonia del Nord, quando mancano tre giorni al suo arrivo a Skopje, la capitale. Papa Francesco sintetizza in poche parole il significato centrale del suo prossimo viaggio apostolico che lo vedrà il 7 maggio nel Paese, dopo i due giorni trascorsi in Bulgaria.
Oggi più che mai c’è bisogno di far crescere in Europa e nel mondo intero la cultura dell’incontro, la cultura della fraternità, e io verrò in mezzo a voi a seminare questi semi, sicuro che la vostra è terra buona, che saprà accoglierli e portare frutto.
La bellezza della vostra terra, afferma ancora sta "proprio nella varietà delle culture e delle appartenenze etniche e religiose" che vi si trovano. Riconosce che la convivenza non è sempre facile, ma che "è una fatica che vale la pena di fare perché i mosaici più belli sono quelli più ricchi di colori".
Una visita posta sotto la protezione di Madre Teresa
Francesco ricorda poi la grande figura di santa Madre Teresa di Calcutta, "figlia della vostra terra". A Skopje il Papa si recherà al memoriale della religiosa per recitare una preghiera, alla presenza dei diversi leader religiosi, prima di incontrare i poveri. Alla sua intercessione dice di affidare l'intera visita:
Madre Teresa. Nata e cresciuta a Skopje, è diventata con la grazia di Dio una coraggiosa missionaria della carità di Cristo nel mondo, dando conforto e dignità ai più poveri tra i poveri.
Infine Francesco chiede di pregare in preparazione al suo arrivo, perché la visita ormai imminente sia feconda "di pace e di ogni bene per tutto il vostro popolo".
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