Pellegrinaggio Macerata - Loreto: benedetta dal Papa la Fiaccola per la Pace
Matteo Petri – Città del Vaticano
Nata nel 1997 dall’idea di collegare il Pellegrinaggio Macerata-Loreto con il Grande Giubileo dell’Anno 2000, è partita questa mattina da piazza San Pietro la Fiaccola per la Pace. Al termine dell’udienza generale, Papa Francesco ha benedetto la Fiaccola. Gli atleti sono stati accompagnati da mons. Giancarlo Vecerrica, ideatore del Pellegrinaggio.
La staffetta dei tedofori
La staffetta dei tedofori quest’anno percorrerà l’antica strada che collegava l’Urbe all’Adriatico, passando per Terni, Spoleto, Foligno e Assisi ma soprattutto attraverserà le zone più colpite dal terremoto di due anni fa nel centro Italia come Camerino e San Severino Marche. Mons. Giancarlo Vecerrica, vescovo emerito di Fabriano e Matelica, ricorda la storia del Pellegrinaggio Macerata-Loreto e il significato della Fiaccola per la Pace:
R. – La mia vita è stata quasi sempre dedicata ai giovani. Ho iniziato il pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto in una notte, e l’ho iniziato nel 1978 come atto di ringraziamento alla Madonna a conclusione dell’anno scolastico. Insegnavo religione al liceo classico di Macerata. Di anno in anno, il pellegrinaggio è cresciuto.
Qual è il significato della consegna della Fiaccola?
R. – La chiamiamo la “Fiaccola della pace”, nata in preparazione al 2000, svolta ogni anno, perché il Papa accende, benedice, la fiaccola in Piazza San Pietro il mercoledì precedente. Poi gli atleti portano la fiaccola da Roma allo stadio di Macerata. L’ingresso avverrà sabato 8 giugno prima della Messa. Visiteranno vari paesi, soprattutto quelli toccati dal terremoto.
Cosa significa attraversare queste zone terremotate?
R. – Portare il messaggio di pace, perché la Madonna è venuta nel mondo per portare la civiltà dell’amore, o meglio, per aiutare i cristiani a realizzare il progetto di Gesù: creare pace, amore, accoglienza, fratellanza.
Come sta vivendo la vostra comunità questo evento?
R. – Con grande commozione, soprattutto per due ragioni. La prima è che ci rendiamo conto che non è un’opera nostra, ma è la Madonna che porta avanti quest’opera che cresce sempre di più: siamo arrivati a oltre 100mila da tutte le parti del mondo. La seconda ragione è che noi ci sentiamo presi, coinvolti, da questo messaggio della Madonna.
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