Il Papa ai carismatici: uniti nello Spirito Santo per il bene della Chiesa
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
Oggi incomincia una nuova tappa di questo cammino. Una tappa segnata dalla comunione tra tutti i membri della famiglia carismatica, in cui si manifesta la presenza potente dello Spirito Santo per il bene di tutta la Chiesa; in cui questa Presenza rende uguale ciascuno, perché tutti e ciascuno sono nati dal medesimo Spirito; grandi e piccoli, ricchi di anni e appena nati, impegnati a livello universale o piuttosto locale, formano il tutto, che è superiore sempre alla parte.
Si rivolge così Papa Francesco, ai circa seimila presenti del Rinnovamento Carismatico ricevuti in Aula Paolo VI per l'udienza dedicata a questa realtà che da oggi avvia formalmente Charis, il nuovo servizio unico dell'RCC. Per due giorni, più di 550 Responsabili del Rinnovamento provenienti da tutto il mondo, si sono incontrati in Vaticano per pregare insieme e mettersi all’ascolto dello Spirito Santo in attesa di questo evento ufficiale. Stamani, a chiusura dei lavori, anche l'intervento di Padre Raniero Cantalamessa ofm Cap, Assistente Ecclesiastico di Charis, sul tema "Il Rinnovamento Carismatico: una Corrente di Grazia per tutta la Chiesa".
Charis, il nuovo e unico servizio di comunione
Charis è una nuova tappa con specifiche caratteristiche che esprimono il modo di operare di Dio, Colui che "fa nuove tutte le cose" e nei confronti del quale non bisogna temere perchè, sottolinea il Pontefice:
C’è all’inizio una sensazione di insicurezza circa i cambiamenti che il nuovo può portare: delle volte uno preferisce rimanere nel proprio e si stacca dall’unità. E questa è una tentazione del diavolo: ogni volta che qualcuno sente che "il mio" è più di quello, e "io" preferisco l’antico e non il nuovo, c’è il diavolo lì, perché mi stacca dall’unità. È umano un certo timore per il nuovo – questo sì, è vero – ma non è il caso delle persone spirituali: «Io faccio nuove tutte le cose», dice il Signore nel libro dell’Apocalisse (21,5). Ma il nostro Dio è il Dio delle novità. Le novità di Dio sono sempre di benedizione, perché procedono dal suo cuore amoroso.
Il Papa invita, quindi a non avere paura, ma a mettersi al servizio:
Servizio, non governo. Servizio non significa intascare. Servizio vuol dire dare, dare, darsi."
E il servizio di Charis, specifica ancora Francesco, è unico perchè rivolto a "tutte le realtà carismatiche che lo Spirito ha suscitato nel mondo". Poi, la citazione di Isaia per spiegare il senso e l'importanza della Comunione:
'Allungare le corde della tenda', come dice Isaia 54 (cfr v. 2), perché possano starci tutti i membri di una stessa famiglia. Una famiglia dove c’è un solo Dio Padre, un solo Signore Gesù Cristo e un solo Spirito vivificante. Una famiglia in cui un membro non è più importante dell’altro, né per età, né per intelligenza, né per le sue capacità, perché sono tutti figli amati dello stesso Padre.
Il pensiero di Francesco, va anche ai giovani, "presente e futuro della Chiesa", "capaci di vedere il presente con altri occhi e vedere il futuro con voi"
Guardate come si amano
Quasi come un mandato che fa riferimento alle prime comunità cristiane, il Papa consegna al Charis e a tutto il Rinnovamento Carismatico le sue attese e quelle della Chiesa:
Battesimo nello Spirito Santo, unità del Corpo di Cristo e servizio ai poveri, sono la testimonianza necessaria per l’evangelizzazione del mondo, alla quale tutti siamo chiamati per il nostro Battesimo. Evangelizzazione che non è proselitismo ma principalmente testimonianza. Testimonianza di amore: “guardate come si amano”, è ciò che richiamava l’attenzione di quanti incontravano i primi cristiani. (...) In tante comunità si può dire. Guardate come si sparlano e questo non è lo Spirito Santo. Evangelizzare è amare. (...) “Guardate come si amano”, questa è la comunità.
Un minuto pe la Pace
Prima della Benedizione, il Papa chiede un minuto di silenzio per la pace, momento che viene rispettato oggi nella Chiesa e nel mondo in occasione di un incontro strorico:
Io con voi voglio anticipare l'atto che oggi in tutta la Chiesa si fa: un minuto di silenzio per la pace. Oggi, quinto anniversario dell'incontro in Vaticano del Presidente dello Stato di Palestina e del Presidente. Abbiamo pregato insieme per la pace.
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