Papa su Trump-Kim al confine coreano: buon esempio di cultura dell'incontro
Alessandro Di Bussolo - Città del Vaticano
“Nelle ultime ore abbiamo assistito in Corea a un buon esempio di cultura dell’incontro. Saluto i protagonisti, con la preghiera che tale gesto significativo costituisca un passo ulteriore nel cammino della pace, non solo su quella penisola ma a favore del mondo intero”. Così Papa Francesco, dopo la preghiera dell’Angelus recitata dalla finestra del suo studio che guarda piazza San Pietro, commenta l’incontro avvenuto poche ore prima a Panmunjon, il villaggio costruito sulla Dmz, la linea di demarcazione militare stabilita dall’armistizio del 1953 tra Corea del Sud e del Nord, tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello nordcoreano Kim Jong-un.
La proposta di Trump: vediamoci dopo il G20 del Giappone
Su proposta del presidente Usa, che sabato ha concluso il G20 ad Osaka, in Giappone, i due leader di paesi che si sono combattuti tra il 1950 e il 1953 (gli Stati Uniti erano alleati della Corea del Sud e la pace non è ancora stata firmata), si sono incontrati sulla linea del 38esimo parallelo, dove durante la guerra morirono moltissimi coreani e alleati statunitensi. Alla fine vittime e dispersi furono 2 milioni e 800 mila, metà civili. "Qui c'era un grande conflitto e morte tutto qui intorno. Era un posto pericoloso, molto pericoloso", ha commentato Trump visitando per la prima volta una torretta d'osservazione alla Dmz.
Il primo presidente Usa ad entrare in Corea del Nord
Donald Trump si è avvicinato al confine poco dopo le 8.30 ora Italiana. "Vorresti che attraversassi?” ha chiesto al leader nordcoreano. "Lui ha risposto che ne sarebbe stato onorato" ha raccontato poi alla stampa il presidente Usa. "L'onore è tutto mio", ha replicato Trump, e ha attraversato da solo il confine intercoreano, primo presidente Usa ad averlo mai fatto. "Mi sento benissimo", ha commentato subito dopo, mentre il leader Kim Jong-un gli andava incontro. I due si sono stretti la mano una prima volta in Corea del Nord. "E' un piacere vederti di nuovo", ha detto Trump, e il supremo comandante ha ricambiato, dicendo che "non si sarebbe mai aspettato" che si sarebbero potuti incontrare qui, a Panmunjom. La Dmz dista circa 60 km da Seoul, la capitale della Corea del Sud.
Kim Jong-un entra in Corea del Sud
Entrambi hanno poi attraversato il confine e sono entrati nella Corea del Sud, concedendosi ai media per alcuni minuti. "E' un gesto che apre un nuovo futuro", ha detto Kim, mentre il Trump ha detto che "è stato un onore" essere stato il primo presidente Usa ad andare al Nord. Poco dopo si è aggiunto anche il presidente sudcoreano Moon Jae-in. Dopo un breve scambio di battute i tre presidenti si sono avviati insieme verso l'edificio di servizio, la Freedom House, sempre nel lato sudcoreano, dove Kim e Trump si sono riuniti in un bilaterale informale.
Terzo incontro Trump - Kim Jong-un dopo Singapore e Hanoi
Nel bilaterale, durato circa un’ora. Trump ha invitato Kim Jong-un a Washington, riferiscono i media al seguito della Casa Bianca. Si è trattato del terzo incontro tra i due, dopo quelli di Singapore e Hanoi. "La nostra relazione è eccezionale” ha commentato il leader nordcoreano Kim Jong-un durante il bilaterale, dicendo che il gesto del presidente Usa di entrare in Corea del Nord "è stato un atto coraggioso e determinato".
Riprenderanno i colloqui sulla denuclearizzazione della Corea
Nel corso del bilaterale, i due presidenti hanno stabilito la ripresa dei colloqui operativi sulla denuclearizzazione della penisola tra Stati Uniti e Corea del Nord, dopo il fallimento del summit di fine febbraio ad Hanoi, in Vietnam. "Nelle prossime settimane designeremo un team perché lavori a un accordo ad ampio raggio. E' un grande giorno. Poi vediamo cosa succede", ha detto Trump ai media, dopo aver accompagnato il leader Kim Jong-un fino alla linea di demarcazione con il Nord, insieme al presidente sudcoreano Moon Jae-in.
Il sudcoreano Moon: sono stati molto coraggiosi
Delle sanzioni, che restano attualmente in vigore, "a un certo punto parleremo durante i negoziati". E Trump ha stimato "in 2-3 settimane" il riavvio dei colloqui. "Non è importante la velocità - ha precisato - quello che importa è avere un accordo ampio". Il presidente sudcoreano Moon Jae-in, in conferenza stampa congiunta tenuta a Seul, ha lodato i due leader "per essere stati così coraggiosi" ad accettare il meeting. "Spero che il presidente Trump entri nella storia come il presidente che ha raggiunto la pace nella penisola coreana".
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