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Il Papa incoraggia gli abitanti delle Sae a Camerino

Prima tappa della visita di Francesco nella città marchigiana colpita dal terremoto del 2016

Alessandro Guarasci - Camerino

"Abbiate speranza, andate avanti", il Papa ha voluto lasciare questo messaggio dopo l'appuntamento di questa mattina alle Sae, le strutture abitative emergenziali, che ha visitato personalmente a Camerino.

Francesco si è fermato in sei abitazioni, ha abbracciato chi vi abita dentro, soprattutto anziani, li ha ascoltati, si è fatto in qualche modo portavoce delle loro necessità. Giù abitanti di queste casette, ci hanno detto, hanno sentito il Papa “come uno di loro”.

Francesco ha chiesto della vita quotidiana e di come scorrono le giornate in questo quartiere nato poco dopo il terremoto alle pendici del centro storico, ha assaggiato i dolci preparati per l’occasione. Si è soffermato a parlare con una signora di 92 anni, mettendo in luce in modo scherzoso: “Lei ha dieci anni più di me”.

"Sono vicino a ognuno di voi e prego per voi affinche' questa situazione si risolva in prima possibile. Grazie per la vostra pazienza e il vostro coraggio“, Francesco lo ha detto nello spazio di fronte alle casette, e lo ha fatto capire nei brevi colloqui dentro le abitazioni.

Poi ha dedicato del tempo anche alle persone che invece erano dietro le transenne nel parcheggio antistante, e che lo hanno aspettato fin dalle sette di mattina. Anche qui ha stretto le mani e si è soffermato a parlare con gli anziani, ma ha anche accarezzato i tanti bambini presenti.

Dunque, una visita di una mezz’ora circa qui alle Sae, ma che sicuramente rimarrà nel cuore di tante persone. Parole di speranza, per chi abitava prima nella zona rossa e che ha avuto la casa danneggiata, ma in molti si augurano che questa visita sproni anche le istituzioni a far partire la ricostruzione. A tre anni dal sisma che ha colpito il centro Italia, infatti, le case danneggiate di Camerino sono state solo messe in sicurezza, ma mancano progetti per la riedificazione.

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16 giugno 2019, 11:57