Papa Francesco: preghiera di luglio per l’integrità della giustizia
Michele Raviart - CIttà del Vaticano
“Preghiamo perché tutti quelli che amministrano la giustizia operino con integrità, e perché l’ingiustizia che attraversa il mondo non abbia l’ultima parola”. Queste le intenzioni di preghiera di Papa Francesco per il mese di luglio 2019, dedicata ai magistrati, i tribunali, i giudici e gli avvocati che amministrano la giustizia in tutto il mondo. “Dai giudici dipendono decisioni che influiscono sui diritti e sui beni delle persone”, afferma il Papa nel video realizzato dalla Rete mondiale di preghiera, e “la loro indipendenza deve tenerli lontani dal favoritismo e dalle pressioni che possono contaminare le decisioni che devono prendere”.
Lottare contro un sistema ingiusto
Padre Fèderic Fornos, direttore internazionale della Rete mondiale di preghiera, ricorda che proprio di recente il Papa, rivolgendosi al vertice dei giudici panamericani, è intervenuto sulla “battaglia asimmetrica ed erosiva che affrontano molti giudici”. “La difesa o la priorizzazione dei diritti sociali su altri tipi di interesse”, aveva detto loro il Papa, “vi porterà a scontrarvi non solo con un sistema ingiusto, ma anche con un potente sistema comunicazionale del potere, che distorcerà spesso la portata delle vostre decisioni, metterà in dubbio la vostra onestà e anche la vostra probità, possono addirittura farvi un processo”.
Una virtù non occasionale
La giustizia, aveva ribadito il Papa all’Associazione nazionale magistrati italiana, è infatti una virtù da indossare sempre, non “un vestito occasionale” che si usa “solo per andare alle feste”. In questo senso è fondamentale il ruolo dei professionisti della giustizia nell’evitare di far emergere “un terreno di coltura dell’illegalità” a causa del contesto sociale.
Il fenomeno maligno della corruzione
In particolare, si legge nelle intenzioni della Rete mondiale di preghiera, “il fenomeno maligno della corruzione della giustizia influisce sulla coesistenza pacifica e prospera tra persone e nazioni e il Papa è preoccupato per come questo provoca ferite nel tessuto sociale”. Citando la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione del 2004, infatti, “l’integrità della giustizia è una delle vittime principale del flagello della corruzione, che colpisce con forza i più poveri, visto che alimenta la disuguaglianza”.
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