Convenzioni di Ginevra. L'appello del Papa all'Angelus: tutti devono rispettarle
Luisa Urbani – Città del Vaticano
“Cari fratelli e sorelle, domani ricorre il 70° anniversario delle Convenzioni di Ginevra […] che impongono limiti all’uso della forza e sono volti alla protezione di civili e prigionieri in tempo di guerra”. Con queste parole Papa Francesco, al termine dell’Angelus domenicale in piazza San Pietro, torna a porre luce sulle condizioni in cui sono costrette a vivere le popolazioni dei Paesi martoriati dalla guerra.
Tutti devono rispettare il diritto internazionale umanitario
“Possa questa ricorrenza - prosegue Papa Francesco - rendere gli Stati sempre più consapevoli della necessità imprescindibile di tutelare la vita e la dignità delle vittime dei conflitti armati”. Il Pontefice, sottolineando l’importanza di tali strumenti giuridici internazionali, invita a rispettarli. “Tutti sono tenuti a osservare i limiti imposti dal diritto internazionale umanitario, proteggendo le popolazioni inermi e le strutture civili, specialmente ospedali, scuole, luoghi di culto, campi-profughi” afferma il Papa sottolineando “che la guerra e il terrorismo sono sempre una grave perdita per l’intera umanità. Sono la grande sconfitta umana”.
La nascita delle quattro Convenzioni di Ginevra
Era il 12 agosto del 1949 quando, a Ginevra, furono adottate quattro Convenzioni per regolamentare la condotta di guerra, revisionando i precedenti accordi internazionali. Le quattro Convenzioni di Ginevra impegnano gli Stati contraenti ad assicurare una protezione adeguata ai civili coinvolti nei conflitti e a riservare un determinato trattamento minimo ai prigionieri di guerra e ai feriti delle Forze armate. Le Convenzioni furono ratificate da 61 Stati che favorirono la successiva ratifica da parte di altre nazioni. L’estendersi dei conflitti e il processo di decolonizzazione portarono poi all’integrazione delle quattro Convenzioni mediante protocolli aggiuntivi, adottati negli anni successivi.
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