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Semeraro: l'attesa per la visita del Papa ad Albano

Sabato 21 settembre, nella festa di San Matteo, Papa Francesco si reca in visita nella cittadina laziale di Albano dove presiederà la Messa con la popolazione e pregherà con i sacerdoti. Il racconto dell’attesa emozionata della Diocesi nelle parole di mons. Marcello Semararo, vescovo di Albano

Stefano Leszczynski – Città del Vaticano

Ad attendere Papa Francesco è non solo tutta la comunità diocesana e cristiana, ma l’intera cittadinanza di Albano laziale. E’ un attesa fatta di grande gioia e impazienza quella descritta da mons. Semeraro, che si prepara a vivere in prima persona e con il proprio clero alcuni momenti di profonda spiritualità e comunione con Papa Francesco.

La Messa e l’incontro con il clero

Il momento più importante – spiega mons. Semeraro - è certamente quello della Celebrazione eucaristica, che per motivi di spazio si tiene nella piazza intitolata a Pio IX e per questo chiamata Piazza Pia, attigua alla cattedrale di San Pancrazio. Prima c’è però un momento di preghiera più intimo riservato al clero e ad alcune persone che collaborano molto nella Curia diocesana. Sarà una preghiera litanica, in cui il Papa inviterà il clero a pregare per la Chiesa; io inviterò il clero a pregare per il Papa e ci sarà una successione di intenzioni. Poi i sacerdoti si metteranno in ordine per la processione e il Papa vestirà gli abiti per la celebrazione della Messa.

Una data significativa per il Papa

La visita di Papa Francesco – aggiunge mons. Marcello Semeraro – intreccia il suo carattere di evento pubblico con la dimensione personale che riguarda la vocazione di Papa Francesco. Il 21 di settembre, infatti – spiega il vescovo di Albano -, rappresenta una data particolarmente importante per la storia vocazionale del Santo Padre. E’ peraltro un fatto noto perché il Papa nel cartiglio del suo stemma porta una frase di San Beda, che commenta la vocazione di Matteo: Miserando atque eligendo. La sua chiamata è avvenuta nel giorno di San Matteo e questo è il punto di partenza dell’invito rivolto al Santo Padre; ma c’è anche un altro aspetto: il 21 di settembre Papa Benedetto XVI è venuto nella cattedrale, ha celebrato la Santa Messa ed ha dedicato il nuovo altare maggiore che era stato restaurato ed ha inaugurato anche la cattedra episcopale. Per cui questo 21 di settembre per noi è diventato una data simbolica per celebrare l’anniversario della dedicazione della cattedrale, che per noi come chiesa di Albano è anche l’inizio ufficiale di un anno pastorale nuovo, chiedendo l’aiuto del Signore che il Papa invocherà con la sua benedizione.

Una sorpresa per il Papa preparata dal Comune e dalla Diocesi

La Chiesa di Albano e il Comune della città – rivela mons. Semeraro – hanno collaborato nella realizzazione di un murale, dipinto su una parete messa a disposizione dalla Diocesi. Si tratta di un’opera dell’artista Mauro Pallotta, in arte MauPal, incentrata sul tema dell’Enciclica Laudato Sì. L’opera sarà presentata al Papa dal Sindaco di Albano, dottor Nicola Marini.

L’attenzione di Albano per i temi ambientali

La Diocesi di Albano - spiega mons. Marcello Semeraro - è molto variegata sotto il profilo territoriale. C’è la parte più antica, quella dei Castelli, con il lago di Albano e tante altre realtà artisticamente rilevanti; poi c’è la zona centrale, che è quella industriale e che si è sviluppata molto nel Dopoguerra e poi con la Cassa del Mezzogiorno; infine, c’è la zona del litorale, che vede triplicare il numero delle persone nel periodo estivo. Accanto alla bellezza naturale, ci sono anche tutti i problemi relativi al degrado ambientale, che sono molto sentiti dalla popolazione. Quindi il messaggio della cura del Creato è molto importante per tutti noi, anche perché l’ecologia umana integrale della quale il Papa parla, ci porta al tema della integrità e quindi anche della bellezza armonica del tutto.

Ascolta l'intervista a mons. Semeraro

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19 settembre 2019, 06:58