I telegrammi del Papa ai Paesi sorvolati durante il rientro a Roma
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
"Rinnovo la mia gratitudine per la vostra calorosa accoglienza, e invoco sulla Nazione le benedizioni di Dio onnipotente". Sono i sentimenti espressi da Papa Francesco nel telegramma al Presidente del Madagascar, Andry Rajelina, inviato subito dopo il decollo dalla capitale Antananarivo per il rientro, dal 31° viaggio apostolico, a Roma-Ciampino.
Come di consuetudine, anche ai Capi di Stato dei Paesi sorvolati dall'aereo papale, il Pontefice non ha mancato di rivolgere il suo messaggio con "Saluti", "Benedizioni di pace e benessere", in particolare per le popolazioni locali e assicurando le proprie preghiere.
Madagascar, Tanzania, Kenya, Sud Sudan, Etiopia, Sudan, Egitto, Grecia e Italia, gli Stati destinatari dei telegrammi di Francesco che, al Presidente Sergio Mattarella, ha descritto la caratteristica fondamentale dei popoli incontrati e il loro profondo desiderio, augurando, inoltre, alla "Diletta Nazione italiana" "serenità" e assicurando la sua "costante preghiera":
Al rientro dal mio viaggio apostolico in Mozambico-Madagascar-Maurizio dove ho avuto la possibilità di incontrare popoli ancorati a salde tradizioni spirituali e desiderosi di progredire nel giusto benessere, formulo di cuore per lei Signor Presidente e per la diletta Nazione italiana un cordiale auspicio di serenità assicurando la mia costante preghiera.
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