Il Papa pianta albero di Assisi nei Giardini vaticani nella festa di San Francesco
La celebrazione e il forte gesto simbolico del leccio di Assisi che verrà piantato nel cuore della Chiesa universale saranno un’opportunità per “comunicare l’importanza del Tempo del Creato. È il primo gesto visibile di Papa Francesco dopo il suo invito alla Chiesa mondiale a celebrare questo “periodo di più intensa orazione e azione a beneficio della casa comune”, e per “comunicare l’importanza del Sinodo amazzonico e proporre San Francesco come modello e guida per il processo sinodale”. L’evento per questo includerà una preghiera di consacrazione del Sinodo all’intercessione di San Francesco, affinché questo processo costituisca un passo fecondo per discernere nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale in questa regione critica come l'Amazzonia.
L’iniziativa, che prevede la partecipazione di leader indigeni e della Chiesa, si svolgerà nei Giardini vaticani alle 12.30 per iniziativa dell’Ordine dei Frati minori, della Repam (Rete Ecclesiale Panamazzonica) e del Gccm (Global Catholic Climate Movement).
La festa di San Francesco d’Assisi di quest’anno ha un’importanza speciale. Si verifica infatti la concomitanza di diverse date simboliche. Ha luogo solo 2 giorni prima del Sinodo dell’Amazzonia, il primo sinodo sul tema dell’ecologia integrale. La festa di San Francesco chiude il Tempo del Creato, la celebrazione annuale che si svolge tra il 1* settembre e il 4 ottobre, che per la prima volta è stata proclamata ufficialmente da Papa Francesco per la Chiesa cattolica. Infine, accade poco prima della celebrazione del 40esimo Anniversario della proclamazione di San Francesco come patrono dei cultori dell’ ecologia (29 novembre) da parte di San Giovanni Paolo II.
Papa Francesco ha già piantato un albero nei Giardini vaticani l’8 giugno 2014 in occasione dell’incontro da lui promosso per la pace in Medio Oriente, al quale con i Presidenti israeliano Shimon Peres e palestinese Abu Mazen partecipò anche il patriarca di Costantinopoli Bartolomeo I
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