Ayuso, il Papa e il Patriarca buddista: fratellanza al di là delle appartenenze
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
La bellezza di un incontro può nascere anche da un'eredità. E quello di oggi, tra il Patriarca Supremo dei buddisti della Thailandia e Papa Francesco, ha proprio questo sapore. Bisogna andare indietro di 50 anni per recuperare i primi segni di dialogo tra la tradizione buddista e quella cattolica. Indietro "fino a quando il 17° Patriarca Supremo, Somdej Phra Wanarat (Pun Punnasiri), insieme ad un gruppo di importanti monaci buddisti, fece visita al Papa Paolo VI in Vaticano". A farne memoria storica, sono state le parole di Francesco, pronnunciate stamane nel Wat Ratchabophit Sathit Maha Simaram Temple di Bangkok. Il Patriarca Supremo e il Pontefice, uno di fronte all'altro in un rispettoso "apprezzamento reciproco", come spiega il cardinale Miguel Ángel Ayuso Guixot, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, nella video intervista. "Sono molto lieto dell’incontro che ha avuto luogo oggi tra il Patriarca Supremo della Thailandia e Sua Santità il Papa Francesco - afferma - perché nei dialoghi e nei discorsi è emerso chiaramente l’apprezzamento di uno verso l’altro, di una tradizione verso l’altra, il cui punto di incontro è stato quello del riconoscimento della fraternità".
Il cambiamento dei tempi
"Simbolico - prosegue il cardinale - il fatto che Papa Francesco ha molto sottolineato che la nostra presenza è una presenza di testimonianza e di servizio aldilà delle appartenenze, cosa anche ratificata dal Patriarca Supremo della Thailandia". Altrettanto simbolica, l'accoglienza a Papa Francesco da parte del Patriarca Supremo che ha atteso il Pontefice alla porta d'entrata del Tempio, e non seduto come avvenne in occasione della visita di Giovanni Paolo II al suo predecessore.
Un dono importante anche per l'Oriente
Tra i doni portati da Papa Francesco, anche la Dichiarazione di Abu Dhabi: "Credo che abbia messo in risalto l'importanza - ha detto il porporato - che tale messaggio di fratellanza umana per la pace e la convivenza comune sia necessario da diffondere anche in Oriente".
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