Il Papa all'Esercito della Salvezza: la fragranza dell’amore antidoto a egoismi e divisioni
Debora Donnini – Città del Vaticano
Cattolici e membri dell’Esercito della salvezza possono “collaborare sempre di più” nel “diffondere l’amore di Dio” attraverso opere di solidarietà dando anche una testimonianza comune. Così Papa Francesco stamani nel saluto rivolto al Generale Brian Peddle, Superiore dell'Esercito della Salvezza, con la consorte e il Seguito, durante l’udienza di stamani. L'Esercito della Salvezza è un movimento internazionale evangelico, fondato a Londra nel 1865 da William Booth, per diffondere il cristianesimo e portare aiuto ai poveri. “Un segno riconoscibile e credibile di amore” definisce il Papa la loro opera. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)
La prima lezione di ecumenismo ricevuta dal Papa
Proprio incontrando dei membri dell’Esercito della Salvezza, il Papa ricorda di aver ricevuto la sua prima lezione di ecumenismo da sua nonna, quando aveva 4 anni. E sottolinea che il loro esempio di umile servizio “parla con più eloquenza di ogni parola”. Francesco richiama anche l’incontro con il precedente Superiore del movimento, avvenuta 5 anni fa, che disse: “La santità trascende le frontiere confessionali”. La santità, che si manifesta in azioni concrete di solidarietà, “parla al cuore e attesta l’autenticità del nostro discepolato”.
I giovani hanno bisogno del gusto dell’amore incondizionato
Ed è proprio su questa base che cattolici ed Esercito della Salvezza possono aiutarsi a vicenda con rispetto reciproco, dando una testimonianza che è come il lievito che la donna mescola con la farina nella parabola di Gesù:
L’amore gratuito che ispira i gesti di servizio verso i bisognosi non è solo il lievito, ma anche la fragranza del pane appena sfornato. Attira e convince. I giovani in particolare hanno bisogno di sentire questa fragranza, perché in molti casi essa manca nella loro esperienza quotidiana. In un mondo in cui egoismi e divisioni abbondano, è proprio il gusto nobile dell’amore incondizionato che serve come antidoto e apre la strada al significato trascendente della nostra esistenza.
Impegno per i senzatetto di Roma
Quello che il Papa rivolge all’Esercito della Salvezza, come vescovo di Roma, è anche un “grazie” per l’impegno del movimento nella città in favore delle persone senzatetto ed emarginate, che - dice - "sono tante a Roma", così come per quello contro la tratta e altre forme di schiavitù.
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