Il Papa in Giappone come guida spirituale universale
Adriana Masotti - Tokyo
Alle 9, ora di Tokyo, si è aperto il Centro stampa allestito per la visita di Papa Francesco. Giornalisti e fotografi hanno pian piano occupato tavoli e spazi e le prove per i collegamenti con le redazioni di tutto il mondo sono iniziate sotto l'occhio attento dei responsabili dell'organizzazione della struttura per questa "storica" occasione. Almeno 800 gli accrediti stampa registrati.
Dal Papa un insegnamento spirituale per tutti
Padre Joseph Naoki Momma, coordinatore generale della struttura di informazione della Chiesa locale e tra gli organizzatori in Giappone della visita del Papa, ci accoglie con una notizia che lo riempie di soddisfazione. "Abbiamo saputo qualche giorno fa - ci dice - che il governo ha finalmente accettato di cambiare la sua interpretazione della figura del Santo Padre. Finora, ci spiega, il Papa era considerato una sorta di "Imperatore della legge", ora invece viene visto come "Imperatore della dottrina", o meglio come guida spirituale e morale a livello universale.
Un'intensa preparazione
Riguardo al lavoro di preparazione all'arrivo di Francesco, padre Momma ci dice che per una Chiesa piccola come quella in Giappone, è stato un corso accelerato e un bell'impegno portato avanti anche con l'aiuto di agenzie esterne. Ora c'è la gioia di poterlo ricevere e da parte di molte persone, afferma, c'è l'attesa di poterlo incontrare. Le richieste per la partecipazione ai diversi momenti hanno superato i posti disponibili per cui si è dovuto ricorrere, in alcuni casi, al sorteggio per selezionare le richieste.
Il primo incontro di Francesco sarà con i vescovi
E' un evento "storico", lo definisce padre Momma, quello che sta per iniziare, molto importante per una Chiesa che sente il bisogno di un incoraggiamento per andare avanti e continuare a testimoniare i valori del Vangelo. E il primo appuntamento di Francesco, poco dopo l'arrivo, sarà proprio con i vescovi del Giappone nella Nunziatura apostolica. Lo accoglierà a nome di tutti monsignor Joseph Mitsuaki Takami, arcivescovo di Nagasaki e presidente della Conferenza episcopale giapponese. Tre nel Paese le arcidiocesi metropolitane e tredici le diocesi. Su oltre 126 milioni di abitanti, nel 2017, in Giappone, i cattolici sono circa 530 mila, pari allo 0,42 per cento della popolazione in maggioranza buddista e scintoista. Altrettanti i membri della Chiesa protestante.
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