Il saluto di Francesco alla Thailandia
Roberto Piermarini - Città del Vaticano
Papa Francesco, dopo aver celebrato la Messa in privato nella cappella della nunziatura apostolica a Bangkok, si è congedato dalla Thailandia. All’aeroporto della capitale è stato accolto da un membro del Consiglio della Corona ed ha salutato alcuni bambini thailandesi in abiti tradizionali, vescovi e membri della Chiesa locale ed alcune autorità. Francesco, alla presenza di un gruppo di fedeli, ha ricevuto una ghirlanda di fiori dal vice Primo Ministro thailandese. L’aereo papale è partito in leggero ritardo; l’arrivo all’aeroporto di Tokyo, dopo oltre 6 ore di volo, è previsto alle 17.40 locali (le 9.40 in Italia). Qui sarà accolto dal vice Primo ministro giapponese, da vescovi e clero e da un centinaio di studenti delle scuole cattoliche. Dallo scalo nipponico Papa Francesco si trasferirà alla nunziatura apostolica dove è previsto l’incontro con i vescovi della Conferenza episcopale che riunisce i presuli delle tre arcidiocesi metropolitane e delle 13 diocesi suffraganee del Giappone. Motto del viaggio è “Proteggere ogni vita”.
Le tappe a Nagasaki, Hiroshima e Tokyo
La visita in Giappone entra nel vivo domani, domenica 24 novembre, con le tappe a Nagasaki e Hiroshima, città gemelle distrutte dalla bomba atomica. Da Tokyo, dopo un volo di circa 2 ore, il Papa si trasferirà a Nagasaki dove rivolgerà un “messaggio sulle armi nucleari” all’Atomic Bomb Hipocenter Park ed un omaggio al Monumento dei 26 martiri a cui seguirà la recita dell’Angelus. Nel primo pomeriggio la Messa allo stadio del baseball. Quindi la partenza in aereo per Hiroshima dove rivolgerà un messaggio all’Incontro per la pace al Memoriale omonimo. C’è molta attesa per le parole del Papa il quale – come ha anticipato il cardinale Parolin parlando lo scorso settembre all’Onu – “non mancherà di lanciare un appello affinchè si compiano passi concertati verso l’eliminazione delle armi nucleari”. Francesco quindi in serata rientrerà a Tokyo dove lunedì mattina incontrerà le vittime del “triplice disastro” (terremoto, maremoto e incidente nucleare) che ha devastato il territorio di Fukushima nel 2011. Quindi la visita privata all’imperatore Naruhito al Palazzo imperiale a cui seguirà l’incontro con i giovani nella modernissima cattedrale di Santa Maria. Dopo pranzo la celebrazione della Messa nel Tokyo Dome. Infine gli incontri con il premier Shinzo Abe, le autorità giapponesi ed il Corpo diplomatico a cui rivolgerà un discorso. L’ultimo giorno, martedì 26 novembre, il Papa lo dedicherà ai gesuiti che hanno segnato la storia del cristianesimo in Giappone. Nella cappella della Sophia University celebrerà una Messa in privato con i membri della Compagnia di Gesù e nello stesso ateneo visiterà prima i sacerdoti anziani e ammalati e poi la sede dell’Università dove terrà un discorso. Infine si trasferirà all’aeroporto di Tokyo per la cerimonia di congedo. Dopo un volo di oltre 13 ore, Francesco rientrerà a Roma. L’arrivo allo scalo di Fiumicino è previsto intorno alle 17.00.
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