Il Papa al Bambino Gesù: chi si prende cura dei piccoli sta dalla parte di Dio
Michele Raviart – Città del Vaticano
“La tenerezza degli sguardi”, “il calore degli abbracci” in luoghi di dolore e sofferenza, ma soprattutto coraggio e speranza, “tanta speranza”. Sono queste le sensazioni di Papa Francesco nei suoi numerosi incontri con i bambini e i ragazzi dell’Ospedale Bambino Gesù, che racconta in un videomessaggio rivolto ai partecipanti all’evento di solidarietà “una serata di stelle per il Bambino Gesù”, dedicato ai 150 anni di attività dell’ospedale pediatrico e che si è svolto in Aula Paolo VI in Vaticano. Con le sue parole Francesco ha ricordato poi “l’impegno e la passione dei medici, degli infermieri, dei ricercatori” e di “quanti sono vicini ai piccoli malati”.
Un segno di carità della Chiesa
“La sofferenza dei bambini”, sottolinea il Papa, “resta la più dura da accettare”, “ma chi si prende cura dei piccoli sta certamente dalla parte di Dio e vince la cultura dello scarto”. L’Ospedale Bambino Gesù, quindi, “nella sua azione di cura quotidiana” diventa “segno di carità di tutta la Chiesa che si mette al servizio dei deboli e dei più fragili”.
Centro di eccellenza nel mondo
L’ospedale, ricorda il Pontefice, è nato nel 1859 come “un dono d’amore” per i piccoli ammalati di Roma e in un secolo e mezzo di progressi della medicina è diventato “uno tra i più importanti centri di cura pediatrica in Europa e nel Mondo”. Una vocazione che ha portato l’ospedale a superare i confini dell’urbe “per accogliere piccoli malati che non possono essere curati nei Paesi in cui vivono e per aiutare quei Paesi a crescere nella scienza medica”.
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