Francesco: nell'analisi sociale non prescindere dall'opzione per i poveri
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Il Papa riceve nella Sala Concistoro, un gruppo di 50 persone circa, religiosi e laici, impegnate a vario titolo per la rivista "Aggiornamenti sociali". Dopo il saluto del direttore, padre Giacomo Costa, consegna i fogli con il discorso preparato e parla a braccio.
I contenuti principali del testo consegnato
Aiutare i lettori a “orientarsi nel mondo che cambia” è il motto scelto da quanti lavorano per la rivista dei gesuiti, un servizio prezioso “specie in un tempo di cambiamenti accelerati, che lasciano molti smarriti e confusi”. E orientarsi - si legge nel discorso - è indispensabile per decidere in che direzione muoversi e questo, osserva il Papa, è molto vicino al discernimento. Infatti “anche nel cammino della società, abbiamo bisogno di imparare a riconoscere la voce dello Spirito, interpretarne i segni e scegliere di seguire quella voce e non le altre”. E per fare discernimento nelle vita sociale “non basta allenare la sensibilità spirituale (…) servono competenze e analisi specifiche”, quelle a cui le pagine della Rivista danno spazio affrontando temi come le nuove frontiere della bioetica e il lavoro, l’immigrazione, la disuguaglianza sociale, l’economia sostenibile, la cura dell’ambiente, la costruzione del bene comune.
L'opzione preferenziale per i poveri
Francesco avverte che di fronte ai dati scientifici è importante però resistere alla tentazione di guardare la realtà in maniera asettica. Infatti, “la visione della realtà dipende sempre dallo sguardo di chi la osserva e dalla posizione in cui si colloca”. E ricorda che “per i cristiani il discernimento dei fenomeni sociali non può prescindere dall’opzione preferenziale per i poveri. Prima che correre in loro aiuto, questa opzione ci chiede di stare dalla loro parte, anche quando guardiamo alle dinamiche della società. E su di essa, sui suoi valori e le sue contraddizioni i poveri hanno tanto da insegnarci!”. Francesco raccomanda dunque a chi lavora per Aggiornamenti Sociali di continuate a stare con i poveri, ad ascoltarli, ascoltateli, “perché sia la loro voce a parlare”.
Adottare un metodo sinodale
Indica poi nel confronto e nel coinvolgimento di più attori, la strada da percorrere per un serio discernimento dei fenomeni sociali. Occorre metter in campo “un metodo sinodale” fatto di relazioni, di dialogo, di coinvolgimento in iniziative ed eventi concreti, di creazione di reti. Bisogna puntare all’integrazione “di quelle porzioni della società che per varie ragioni sono collocate ai margini”; all’incontro tra le generazioni; promuovendo “occasioni di incontro e azione comune tra cristiani e credenti di altre religioni, ma anche con tutte le persone di buona volontà”. Non è facile riconosce Francesco, ma, conclude, “se non riusciremo a unire tutta la famiglia umana, sarà impossibile procedere nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale”. Infine il Papa esorta tutta la redazione a non scoraggiarsi perché, afferma, “all’impegno per la giustizia e per la cura della casa comune è associata una promessa di gioia e di pienezza”. Continuando ad avere fame di giustizia, conclude, sperimenteremo insieme il dono di essere saziati.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui