Francesco: amare semplicemente, senza fare la guerra agli altri
Giada Aquilino - Città del Vaticano
Oggi ci sono tanti fuochi di guerra, la vera pace si semina nel cuore. Non possiamo “essere cristiani” se siamo “seminatori di guerra” in famiglia, nel nostro quartiere, sul posto di lavoro: “che il Signore ci dia lo Spirito Santo per rimanere in Lui e ci insegni ad amare, semplicemente, senza fare la guerra agli altri”.
Questa in sintesi la Messa del Papa, stamani a Casa Santa Marta. Ricordando l’orazione di inizio Liturgia, con l’invocazione a Dio di concedere a “tutte le genti” una “pace sicura”, il pensiero di Francesco corre all’oggi.
Quando noi parliamo di pace, subito pensiamo alle guerre, che nel mondo non ci siano le guerre, che ci sia la pace sicura, è l’immagine che ci viene sempre, pace e non guerre, ma sempre fuori: in quel Paese, in quella situazione... Anche in questi giorni che ci sono stati tanti fuochi di guerra accesi, la mente va subito lì quando parliamo di pace, [quando preghiamo che] il Signore ci dia la pace. E questo sta bene; e dobbiamo pregare per la pace del mondo, dobbiamo sempre avere davanti questo dono di Dio che è la pace e chiederlo per tutti.
Il Pontefice esorta a seguire “la strada” per arrivare alla “pace dentro” i nostri cuori: “rimanere nel Signore”, amandoci gli uni e gli altri, al di là di gelosie, invidie, chiacchiere, tentazioni del diavolo per farci fare la guerra.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui