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Il Papa: seguire Gesù sulla via dell’umiltà e dell’umiliazione

Nell’omelia alla Messa mattutina a Casa Santa Marta, Papa Francesco invita la Chiesa alla “coerenza cristiana” che significa accettare la strada vissuta da Gesù fatta non di trionfi, ma di umiliazione, fino alla morte in croce

Adriana Masotti - Città del Vaticano

"La gente chi dice che io sia?”, “Voi che cosa dite?”. Il brano del Vangelo odierno, afferma Papa Francesco, ci insegna le tappe per sapere chi è Gesù. Sono tre: conoscere, confessare, accettare la strada che Dio ha scelto per Lui. Conoscere Gesù attraverso il Vangelo o il catechismo non basta, il secondo passo è confessare cioè riconoscere Gesù grazie alla forza dello Spirito Santo. Il Papa ricorda che Gesù rivelò ai suoi apostoli che doveva soffrire e accettare questo è compiere la terza tappa.

 

"Confessare Gesù - spiega - significa accettare la strada che il Padre ha scelto per Lui: l’umiliazione. Paolo, scrivendo ai Filippesi, dice: 'Dio inviò suo Figlio, il quale annientò se stesso, si fece servo, umiliò se stesso, fino alla morte, morte di croce'. Se non accettiamo - prosegue - la strada di Gesù, la strada dell’umiliazione che Lui ha scelto per la redenzione, non solo non siamo cristiani: meriteremo quello che Gesù ha detto a Pietro: 'Va’ dietro a me, Satana!'.

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20 febbraio 2020, 12:24