Sette giorni con Francesco

La settimana liturgica inizia la domenica, quella lavorativa convenzionalmente il lunedì. Per il Papa è diverso. Per Francesco la settimana in qualche modo comincia il venerdì, il giorno della compassione per gli “invisibili”, della misericordia che esce dalle mura vaticane, destinazione periferia. La nostra narrazione segue questo percorso dal venerdì, il ritmo diverso di un’agenda dove gli impegni sono organizzati dal criterio della carità

Michele Raviart - Città del Vaticano

Querida Amazonia, l’amata Amazzonia, è l’esortazione apostolica pubblicata da Papa Francesco mercoledì 12 febbraio, che conclude formalmente il Sinodo di ottobre. Francesco comunica i suoi quattro sogni per questa “terra di tutti” affidata a Maria: un sogno sociale, culturale, ecologico e ecclesiale. L’obiettivo è, nel rispetto dei popoli originari, quello di sviluppare una Chiesa dal volto amazzonico attraverso un grande annuncio missionario favorito da vescovi “coraggiosi”.

Ricostruire il patto educativo

Vescovi che, come ricorda nella Messa a Santa Marta di venerdì 7 febbraio, non devono scegliere una strada mondana che li allontana da Gesù e non devono aver paura delle umiliazioni. Le nuove generazioni poi, sottolinea Francesco nella successiva udienza della mattina ai partecipanti al workshop su “Educazione: il Patto Globale”, devono infatti aprirsi al mondo con l’aiuto di docenti, famiglia e istituzioni culturali e religiose

In alcuni paesi si dice che si è rotto il patto educativo perché manca questa partecipazione sociale all’educazione. Per educare bisogna cercare d’integrare il linguaggio della testa con il linguaggio del cuore e il linguaggio delle mani. 

L’impegno contro la tratta

Nella Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani di sabato 8 febbraio Papa Francesco incontra alcuni membri della rete Talitha Kum e inaugura la community “Super Nuns”, che raccoglie fondi per le suore impegnate nel salvataggio delle vittime di questa piaga.

L’appello per la martoriata Siria

All’Angelus di domenica 9 febbraio il Papa ricorda che i cristiani sono il sale della terra e la luce che disperde le tenebre, poi prega e lancia un appello per l’amata e martoriata Siria

Continuano a giungere notizie dolorose dal nord-ovest della Siria, in particolare sulle condizioni di tante donne e bambini, della gente costretta a fuggire a causa dell’escalation militare. Rinnovo il mio accorato appello alla comunità internazionale e a tutti gli attori coinvolti ad avvalersi degli strumenti diplomatici, del dialogo e dei negoziati, nel rispetto del Diritto Umanitario Internazionale, per salvaguardare la vita e le sorti dei civili.

L’impegno per le comunità cristiane in Medio Oriente messo in campo dall’associazione cattolica statunitense dei Cavalieri di Colombo, ricevuta lunedì 10 febbraio in Vaticano per i cento anni dalla fondazione, è lodato da Francesco, insieme a tutta la loro opera di carità.

Vicinanza ai malati e chi soffre

Martedì 11 febbraio, Giornata mondiale del malato, il Papa in un tweet assicura vicinanza nella preghiera “a tutte le persone che stanno portando il peso della malattia, insieme ai loro famigliari e agli operatori sanitari”. Una vicinanza a chi soffre ribadita anche nell’udienza generale di mercoledì 12 febbraio:

Si tratta di voler bene all’altro in maniera tale da vincolarci a lui o lei fino a condividere il suo dolore, ci sono persone che restano distanti, un passo indietro; invece è importante che gli altri facciano breccia nel nostro cuore.

Annunciate due visite a maggio

Durante la settimana vengono annunciate due visite pastorali. Il Papa andrà il 24 maggio ad Acerra, nella terra dei fuochi in Campania per i 5 anni della Laudato Sì, e a Malta il 31 maggio.

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La settimana del Papa dal 7 al 13 febbraio
13 febbraio 2020, 19:00