Francesco: la comunità cattolica in Cina cresca nell’unità
Debora Donnini – Città del Vaticano
Unità e fedeltà al Vangelo sono i binari su cui Papa Francesco esorta la Chiesa cattolica in Cina a procedere. Un appello che leva nel videomessaggio in spagnolo con la sua intenzione di preghiera per il mese di marzo. In Cina la Chiesa “guarda avanti con speranza” e, sottolinea il Papa, “vuole che i cristiani cinesi siano davvero cristiani e che siano buoni cittadini”:
Devono promuovere il Vangelo, ma senza fare proselitismo, e raggiungere l'unità della comunità cattolica, che è divisa. Preghiamo insieme affinché la Chiesa in Cina perseveri nella fedeltà al Vangelo e cresca nell'unità.
Il grande Paese asiatico dal 1970 ha assistito a un significativo aumento del cristianesimo. Dai 67 milioni del 2010 - intorno al 5% della popolazione - secondo il Centro di Ricerche Pew, ai circa 100 milioni, cioè il 7,21% su 1 miliardo e 386 milioni di persone, del 2018 secondo altre stime fornite sempre dalla Rete di Preghiera.
I passi compiuti
Francesco in questo videomessaggio conferma i passi compiuti nel cammino verso il recupero dell’unità della Chiesa in Cina con la Lettera di Benedetto XVI ai cattolici cinesi del 2007 e con il suo stesso messaggio “Ai cattolici cinesi e alla Chiesa universale” del settembre 2018, in cui presentava l’Accordo Provvisorio sulla nomina dei vescovi, firmato dalla Santa Sede e dalla Repubblica Popolare Cinese.
Fornos: favorire l’unità è promuovere l’annuncio del Vangelo
Un’intenzione di preghiera, quella del Papa, che ha una finalità spirituale e pastorale perché – spiega il direttore internazionale della Rete, il gesuita padre Frédéric Fornos – "favorire l’unità della comunità cattolica in Cina nella sua diversità significa promuovere l’annuncio del Vangelo”. “È normale – rimarca – che un cammino del genere sia lungo, difficile e pieno di malintesi – il Vangelo è pieno di 'malintesi' – per questo bisogna pregare”, perché il Signore aiuti la riconciliazione.
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