Francesco: nella prova non siamo soli, affidiamoci a Cristo
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
Gesù è l’amico fedele “che riempie di felicità la nostra vita, anche nei momenti difficili”, che ci “accompagna e mai delude”. In lui e con lui non siamo soli e nella sua Croce i nostri cuori trovino, “sostegno e conforto in mezzo alle tribolazioni della vita”. Papa Francesco saluta così i fedeli nelle diverse lingue, collegati attraverso i mezzi di comunicazione con la biblioteca del Palazzo apostolico, al termine della catechesi dell’udienza generale.
L'uomo, nella paura, si affidi alla Divina Misericordia
Ai polacchi, il Papa ricorda che l’uomo di oggi vede “i segni di morte” più presenti nella civiltà, e “vive sempre più nella paura, minacciato nel nucleo stesso della sua esistenza”. In questi giorni difficili, è il suo invito, “il vostro pensiero corra allora a Cristo: sappiate che non siete soli. Egli vi accompagna e mai delude”. Affidatevi alla Sua “Divina Misericordia e all’intercessione di san Giovanni Paolo II, alla vigilia del 15° anniversario della sua morte”, che cade domani, 2 aprile.
Ai portoghesi: guardate la Croce, lì Gesù ha vinto il male
Guardando alla Settimana Santa ormai vicina, Francesco invita i fedeli portoghesi a guardare “la Croce dove Gesù ha preso su di sé e ha sopportato ogni tragedia dell'umanità”. Per il Pontefice, “non possiamo dimenticare le tragedie dei nostri giorni, perché la Passione del Signore continua nella sofferenza degli uomini”. Ma l’augurio è che “i vostri cuori trovino, nella Croce di Cristo, sostegno e conforto in mezzo alle tribolazioni della vita; abbracciando la Croce come Lui”, con fiducia e abbandono alla volontà di Dio, “avrete parte alla gloria della Risurrezione”.
Negli eventi della vita, scoprite la Provvidenza del Signore
Rivolto ai tedeschi, Papa Francesco, sottolinea che contemplando “il volto del Signore crocifisso e morto per noi”, in questo periodo di prova, possiamo riconoscere “nella sua Croce la fonte della vera speranza e gioia, attraverso la quale Egli ha vinto ogni male”. Agli spagnoli, nella sua lingua madre, il Papa, chiede di scoprire la Provvidenza del Signore “negli eventi della vita quotidiana”. E invita a ricordare, in questi momenti di prova e di oscurità, “tutti i nostri fratelli e le nostre sorelle che soffrono, e coloro che li aiutano e li accompagnano con amore e generosità”.
Grazie, ragazzi milanesi, non perdete la speranza in Gesù
Tra i fedeli di lingua italiana, infine, Francesco saluta in particolare “i gruppi che da tempo si erano prenotati per essere presenti oggi”, tra i quali “i ragazzi della professione di fede della Diocesi di Milano”. “Cari ragazzi - dice rivolgendosi direttamente ai giovani milanesi - anche se il vostro pellegrinaggio a Roma è solo virtuale, mi sembra quasi di percepire la vostra gioiosa e rumorosa presenza, resa concreta anche dai tanti messaggi scritti che mi avete inviato”. Il Pontefice li ringrazia, "ne avete inviati tanti - esclama - e sono belli!", e li incoraggia “a vivere sempre la fede con entusiasmo e a non perdere la speranza in Gesù, l’amico fedele che riempie di felicità la nostra vita, anche nei momenti difficili”. Questi ultimi giorni di Quaresima, è il suo auspicio finale, possano favorire “un’adeguata preparazione alla celebrazione della Pasqua, conducendo ciascuno ad una ancor più sentita vicinanza a Cristo”.
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