La benedizione del Papa al Paraguay, consacrato alla Vergine di Caacupé
Isabella Piro - Città del Vaticano
Apprezzamento, benedizione e preghiera: sono le tre parole che emergono dal breve messaggio che Papa Francesco ha inviato - tramite monsignor Edgar Peña Parra, Sostituto per gli affari generali della Segreteria di Stato - alla Conferenza episcopale del Paraguay che nei giorni scorsi ha consacrato il Paese alla sua Patrona, la Vergine dei Miracoli di Caacupé. Esprimendo il suo apprezzamento per l’iniziativa, il Pontefice benedice tutti i fedeli e chiede loro “di pregare per lui e per i frutti del suo servizio al santo popolo di Dio”. Allo stesso tempo, il Papa invoca la “materna protezione della Madonna di Caacupé” sull’intera nazione. Il messaggio – informa il sito web della Conferenza episcopale del Paraguay – è indirizzato al presidente della Cep, monsignor Adalberto Martínez Flores, ed è stato diffuso ieri, 1.mo maggio.
La consacrazione
La cerimonia di consacrazione del Paraguay alla Vergine di Caacupé si è tenuta il 3 aprile alle 17.00 ed ha avuto inizio con il suono all’unisono delle campane delle chiese di tutto il Paese. È seguita la preghiera comunitaria del Rosario, presieduta dal vescovo di Caacupé, Monsignor Ricardo Valenzuela Rios, e accompagnata on line da tutti i vescovi nelle rispettive sedi, dai sacerdoti, i seminaristi, i diaconi, i religiosi e le religiose, dai fedeli e dai migranti paraguayani nel mondo. Tutto il rito si è svolto in diretta mediatica poiché, a causa della pandemia da coronavirus, non è stato possibile celebrarlo con la partecipazione fisica dei fedeli.
Viaggio Apostolico del Papa
Da ricordare che l’11 luglio 2015, nel corso del suo Viaggio apostolico in Paraguay, Papa Francesco ha celebrato una Santa Messa proprio nel Piazzale antistante il Santuario mariano di Caacupé. Nella sua omelia, il Pontefice ha detto: “Trovarmi qui con voi è sentirmi a casa, ai piedi di nostra Madre la Vergine dei Miracoli di Caacupé. In un santuario noi figli ci incontriamo con nostra Madre e tra noi ricordiamo che siamo fratelli. È un luogo di festa, di incontro, di famiglia. Veniamo a presentare le nostre necessità, veniamo a ringraziare, a chiedere perdono e a cominciare di nuovo. Quanti battesimi, quante vocazioni sacerdotali e religiose, quanti fidanzamenti e matrimoni sono nati ai piedi di nostra Madre! Quante lacrime quanti addii! Veniamo sempre con la nostra vita, perché qui siamo a casa e la cosa migliore è sapere che c’è qualcuno che ci aspetta”. Nel novembre del 2017, infine, nei Giardini Vaticani, è stato inaugurato un mosaico raffigurante la Vergine di Caacupé.
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