Francesco: la donna è custode della vita
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Parole toccanti quelle che Papa Francesco ha affidato oggi ad un tweet in occasione della “Giornata per l’eliminazione della violenza sessuale nei conflitti”. “Ricordiamo che la donna - scrive il Santo Padre sull’account @pontifex - racchiude in sé la custodia della vita, la comunione con tutto, il prendersi cura di tutto. Da come trattiamo il corpo della donna comprendiamo il nostro livello di umanità”.
Il pensiero del Pontefice dà un significato profondo a questa ricorrenza, creata il 19 giugno del 2015 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, di fronte ad una pratica disumana, che causa ancor oggi migliaia di vittime da violenza sessuale nel corso di conflitti armati. La giustizia penale internazionale elenca in questo tipo di delitto, non solo lo stupro, ma anche le offese verbali di carattere sessuale, la schiavitù sessuale, la prostituzione forzata e qualsiasi altra forma di violenza sessuale nel corso di un conflitto. Essa viene addirittura considerata al pari del genocidio. Dietro questa pratica turpe c’è l’intento di colpire duramente il nemico, in quanto la donna è colei che dà la vita e garantisce la discendenza delle comunità. Ma, secondo suor Eugenia Bonetti, missionaria della Consolata e presidente dell'Associazione “Slaves no more”, la donna è vittima non solo nelle guerre, ma anche nelle nostre società . Lo vediamo ogni giorno - afferma - nelle nostre strade, nelle nostre famiglie, negli ambienti di lavoro:
La donna, strumento di Dio per la salvezza dell’umanità
Suor Bonetti sottolinea con forza che la donna è stata scelta dal Signore per farsi uomo e offrirci il dono della Redenzione. La capacità del genere femminile di dare se stesso per gli altri è proverbiale. La donna, afferma la missionaria, è madre e, proprio per questo, è guida amorevole per i suoi figli di fronte a qualsiasi difficoltà e rischio. Tutelare la donna da qualsiasi violenza, dunque, significa difendere noi stessi e lo stesso Creato. Un pensiero particolare suor Bonetti lo riserva, poi, alle tante religiose uccise e violentate durante i conflitti, colpite, in quanto donne e in quanto testimoni della fede. Infine il sincero ringraziamento a Papa Francesco. “Il Pontefice – conclude suor Bonetti – è un nostro grande alleato”.
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