Giovane disabile sul Cammino di Santiago. Il Papa:"Testimone coraggioso"
Isabella Piro - Città del Vaticano
Si chiama Alvaro Calvente, ha 15 anni, è originario di Malaga, in Spagna, ed è affetto da una disabilità intellettiva. Nonostante ciò, pochi giorni fa Alvaro ha percorso in pellegrinaggio il “Cammino di Santiago”, accompagnato da suo padre e da un amico di famiglia. La sua impresa non è passata inosservata a Papa Francesco che gli ha scritto una lettera – pubblicata dal sito web della diocesi di Malaga – in cui si congratula con il giovane e lo ringrazia per la sua testimonianza coraggiosa. “Caro Alvaro – scrive il Pontefice – ho ricevuto una lettera dal tuo papà in cui mi diceva che hai terminato il Cammino di Santiago e che nel tuo zaino hai portato le intenzioni non solo tue, ma anche di molte persone che ‘si sono unite a te’ nel pellegrinaggio, chiedendoti preghiere”. “Grazie per averci incoraggiato a camminare e per aver invitato tanti altri a camminare con te – aggiunge Francesco – Nel mezzo della pandemia che stiamo vivendo, con la tua sincerità, gioia e semplicità, sei riuscito a mettere in moto la speranza di molte persone che hai incontrato lungo la strada o attraverso i social network”. Il viaggio di Alvaro è stato, infatti, condiviso da suo padre su Twitter, tramite l’account @CaminodeAlvaro.
"Lungo il cammino non siamo mai soli"
“Sei andato in pellegrinaggio ed hai fatto andare molte persone in pellegrinaggio, incoraggiandole a non avere paura e a recuperare la gioia, perché lungo la strada non andiamo mai da soli - scrive ancora Papa Francesco – Il Signore cammina sempre al nostro fianco. Grazie per la tua testimonianza e le tue preghiere”. La lettera del Pontefice si conclude con la benedizione, l’invocazione alla Madonna del Carmelo e una richiesta: “Non dimenticare di pregare per me”.
Settimo di dieci fratelli, Alvaro vive nel distretto di Huelin ed è membro della Comunità Neocatecumenale della parrocchia locale di “San Patrizio”. Nonostante la sua disabilità – spiega la diocesi di Malaga – il giovane partecipa attivamente alla vita parrocchiale, anzi: “La sua esperienza di fede, così gioiosa, è una testimonianza per tutti coloro che lo conoscono”.
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