In aiuto agli indigeni uno dei respiratori donati dal Papa, giunto a destinazione
Vatican News
“È stata una bellissima azione di solidarietà di Papa Francesco attraverso la Nunziatura apostolica per l'Ospedale dedicato ai malati di Covid-19 di Marabá. Chiediamo che venga usato in particolare per le popolazioni indigene, in quanto sono le più bisognose”, ha dichiarato a Vatican News il vescovo di Marabá, nello Stato di Pará, monsignor Vital Corbellini. In un video, pubblicato sul sito web della diocesi, si vede monsignor Vital mentre, parlando davanti all'ospedale, spiega che il respiratore polmonare sarà utilizzato per tutte le persone che ne hanno più bisogno e ringrazia di cuore Papa Francesco e il Nunzio, sperando che i dispositivi possano aiutare a salvare vite.
Ieri l'arrivo del respiratore
Il respiratore - uno dei quattro inviati dal Vaticano in Brasile - insieme a un misuratore di temperatura, sono arrivati a Marabá domenica e sono stati consegnati dal vescovo diocesano al coordinatore dell'unità sanitaria in una cerimonia speciale tenutasi ieri mattina. Nella struttura ci sono 10 posti letto per pazienti indigeni con Covid-19, due dei quali sono attualmente occupati.
Francesco ha a cuore gli indigeni
“Il Papa ha a cuore le popolazioni indigene i cui diritti sono spesso violati. Il governo non presta molta attenzione a queste persone. Le loro terre, le foreste e i fiumi sono occupati: per questo è necessario guardare queste persone con affetto e aiutarle a vivere bene. Ora abbiamo questo dispositivo che può aiutare a salvare vite umane e lo stiamo consegnando qui, in questo importantissimo ospedale di Marabá”, ha dichiarato monsignor Vital Corbellini al “Jornal Liberal”. Secondo il Dipartimento della Sanità dello Stato di Amapá, confinante con quello di Pará, il tasso di occupazione dei letti in terapia intensiva nei due ospedali regionali di Marabá è del 91%.
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