Francesco affida alla Madonna Nera l'intera umanità
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
Nella giornata in cui la Chiesa in Polonia celebra la Solennità della Madonna Nera di Czestochowa, Papa Francesco ritorna indietro alla sua visita "in quel Santuario"
in occasione della XXXI GMG del 2016:
Mi unisco oggi alle migliaia di pellegrini che vi si radunano, insieme all’Episcopato Polacco, per affidare se stessi, le famiglie, la nazione e tutta l’umanità alla sua materna protezione. Pregate la Madre Santissima, perché interceda per noi tutti, e soprattutto per coloro che in diversi modi soffrono a causa della pandemia, e porti a loro un sollievo.
Ed è proprio da "quel Santuario" costruito sulle colline di Jasna Gòra - letteralmente “montagna luminosa” - che padre Michal Legan portavoce del Santuario, racconta l'eredità dell'incontro con Papa Francesco ma, prima di tutto, l'indissolubile legame della Polonia con la Madonna Nera.
Antica di secoli, l'immagine miracolosa porta sul suo volto "i segni della violenza", spiega il monaco, a rappresentare le nostre fragilità e sofferenze. Da sempre, monarchi, papi, gente comune si rivolge alla Vergine che con la sua mano indica Gesù "dal quale Lei ci porta e conduce".
Avere una regina per madre e una madre per regina
"Anche se le visite al Santuario sono diminuite del 90% per la pandemia - prosegue padre Legan - la televisione polacca quotidianamente trasmette dal Santuario la Santa Messa", così che tutti possano continuare a sentirsi avvolti da un legame spirituale indissolubile. "Preghiamo per i malati di Covid e per chi ha bisogno, ogni giorno". Il pensiero di padre Legan va poi all'estate 2016, anno in cui Papa Francesco arriva a Cracovia per celebrare con i giovani di tutto il mondo la XXXI Gmg, sul tema: Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. Il Papa, chiosa il monaco, "ci ha ricordato quanto possa essere felice una nazione che ha una Regina per Madre e una Madre per Regina."
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