Francesco prega per il Caucaso: si scelga la strada del dialogo
Elvira Ragosta – Città del Vaticano
Dopo la preghiera dell'Angelus di questa domenica, Francesco esprime la sua preoccupazione per gli scontri nell’area del Caucaso e chiede di pregare per la pace:
Prego per la pace nel Caucaso e chiedo alle parti in conflitto di compiere gesti concreti di buona volontà e di fratellanza che possano portare a risolvere i problemi non con l’uso della forza e delle armi, ma per mezzo del dialogo e del negoziato. Preghiamo insieme, in silenzio, per la pace nel Caucaso.
Le tensioni tra Armenia e Azerbaijan
Nell'area è alta la tensione tra Armenia e Azerbaijan, con scontri tra esercito azero e armeni del Nagorno-Karabakh. I combattimenti, riportano i media, sono iniziati all'alba, provocando un imprecisato numero di vittime. Le due ex repubbliche sovietiche hanno combattuto una sanguinosa guerra negli anni Novanta, costata la vita a 30 mila persone. Dal 1994 è in vigore un accordo di cessate il fuoco fra i due Paesi, che però non sono mai arrivati a una pace, malgrado la mediazione di Stati Uniti, Francia e Russia attraverso il cosiddetto Gruppo di Minsk.
Un saluto a migranti e rifugiati nella loro Giornata
In occasione dell’odierna Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato il Papa rivolge poi il suo saluto ai migranti e rifugiati presenti in Piazza San Pietro, ricordando come il suo Messaggio per questa Giornata sia stato dedicato agli sfollati interni, i quali, aggiunge...
sono costretti a fuggire come capitò anche a Gesù e alla sua famiglia: “Come Gesù, costretti a fuggire”, così gli sfollati, i migranti. A loro, in modo particolare, e a chi li assiste va il nostro ricordo e la nostra preghiera.
L’incoraggiamento per gli operatori del turismo
Un'altro pensiero il Papa lo rivolge agli operatori del turismo, nella Giornata mondiale dedicata ad un settore, sottolinea, duramente colpito dalla pandemia e che costituisce una risorsa importante per molti Paesi.
Rivolgo il mio incoraggiamento a quanti operano nel turismo, in particolare alle piccole imprese famigliari e ai giovani. Auspico che tutti possano presto risolversi nell’attuale difficoltà.
La Beata Maria Luigia, esempio di contemplazione e carità
Il Pontefice fa anche riferimento alla beatificazione, celebrata ieri a Napoli, di Maria Luigia del Santissimo Sacramento, al secolo Maria Velotti, fondatrice della Congregazione delle Suore Francescane Adoratrici della Santa Croce.
Rendiamo grazie a Dio per questa nuova beata, esempio di contemplazione del mistero del calvario e instancabile nell’esercizio della carità
Nel saluto finale ai fedeli e ai pellegrini accorsi in Piazza San Pietro, un pensiero speciale Francesco lo rivolge alle donne e a tutte le persone impegnate nella lotta ai tumori del seno. Il Signore, è la sua preghiera, sostenga il vostro impegno.
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