Il respiratore donato da Papa Francesco arriva all'ospedale di Merida
Alina Tufani - Città del Vaticano
"Siamo molto contenti della vicinanza di Sua Santità, che è sempre attento al nostro Paese, il Venezuela. Oggi continuiamo con questa serie di consegne di materiale medico, che è arrivato da Papa Francesco, alla nostra arcidiocesi". Queste, le parole del cardinale Baltazar Porras Cardozo, Arcivescovo Metropolita di Merida e Amministratore Apostolico di Caracas durante la cerimonia di consegna della donazione.
L'Università delle Ande
Mercoledì scorso si è tenuta una conferenza stampa presso il Seminario arcivescovile di San Buenaventura a Merida, presieduta dal cardinale Porras, da diversi vescovi della diocesi, dal governatore dello Stato di Merida, Ramon Guevara, dal direttore dell'Istituto ospedaliero autonomo dell'Università delle Ande - IAHULA - , dalla dottoressa Indira Briceño, e da altri funzionari dell'università e del centro sanitario. "Siamo stati benedetti con la spedizione di questo ventilatore, un respiratore artificiale - ha aggiunto il cardinale - che speriamo sia di grande aiuto al nostro Instituto Hospitalario.
Anche la direttrice di IAHULA ha espresso la sua gratitudine al Pontefice: "Ringraziamo Papa Francesco e l'episcopato italiano per l'invio di questo materiale medico, che sappiamo sarà di grande utilità per il nostro ospedale". Oltre al ventilatore artificiale donato dal Papa, l'IAHULA ha ricevuto del materiale medico- sanitario dalla Conferenza episcopale italiana.
I centri sanitari del Venezuela
La donazione del Papa, spiega una nota dell'ufficio stampa dell'arcidiocesi, arriva in un momento particolare in cui i centri sanitari del Venezuela hanno bisogno del massimo aiuto possibile: "Con questo si dimostra che siamo una Chiesa unita e in comunione continuiamo ad assecondare le richieste di Papa Francesco, ad aiutarci e ad assistere, in questo tempo di pandemia, i nostri fratelli e sorelle più bisognosi e, soprattutto, a vigilare sul benessere dei pazienti e del personale sanitario che rischiano ogni giorno la vita in questo nobile lavoro che svolgono".
Un Paese in crisi
La crisi politica, economica e sociale che segna il Venezuela ormai dal 2015 si è ulteriormente aggravata con la diffusione del Covid-19. Tra le ricadute più drammatiche, quella sui flussi migratori. A maggio 2020, più di 5 milioni i venezuelani sono stati costretti a lasciare il Paese nel “più grande esodo nella storia dell'America Latina", come sottolineato dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel.
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