Bulgaria: traslate reliquie di Clemente e Potito nella Basilica di Santa Sofia
Roberta Barbi - Città del Vaticano
In occasione della festa di Santa Sofia che si celebra oggi nella capitale bulgara, sono state translate nella Basilica della città le reliquie dei Santi Clemente e Potito Martiri donate da Papa Francesco alla Chiesa ortodossa bulgara nel febbraio scorso. San Clemente e San Potito, si legge in un messaggio di Papa Francesco al Patriarca Neofit, Metropolita di Sofia, “continuano a essere per noi, malgrado i secoli trascrosi, un esempio eloquente”. Essi - prosegue il messaggio letto dal presidente della Conferenza episcopale bulgara, mons. Christo Proykov, che ha letto anche un messaggio del nunzio apostolico, mons. Anselmo Guido Pecorari – ci ricordano che i martiri appartengono a tutte le Chiese e la santa sofferenza da loro patita nel martirio alimenta un ecumenismo del sangue, che trascende le divisioni e invita tutti i cristiani a promuovere l’unità visibile dei discepoli di Cristo”.
Nell’occasione, il vicario del Metropolita di Sofia, il vescovo Policarpo di Belogradchik, ha letto un messaggio di ringraziamento al Papa da parte del Patriarca Neofit. Un “grande onore” nonché una “gioia spirituale”: questi i sentimenti espressi dal Patriarca di tutta la Bulgaria, per il gesto fraterno che il Santo Padre ha compiuto dopo la sua visita in Bulgaria nel maggio 2019, il dono di alcune antiche reliquie dei Santi e martiri di Serdica: San Clemente Papa di Roma e San Potito Martire.
“La storia testimonia la vita e le opera uniche di questi grandi uomini, i primi cristiani e testimoni della fede di Cristo, che hanno iniziato il loro viaggio terreno nell’antica città di Serdica”, scrive il Patriarca. “È una grande benedizione per la nostra Chiesa ortodossa bulgara – prosegue Neofit – come custode e continuatrice dell’opera dei Santi Fratelli Cirillo e Metodio e dei loro Santi discepoli, ricevere un pezzo delle Sante reliquie del venerabile Papa Clemente, fondatore della Chiesa di Serdica e suo primo vescovo, come un ponte spirituale tra la Chiesa di Bulgaria e la Chiesa di Roma, e la cui grande spirituale e aggraziata azione ha riscaldato il cuore del popolo bulgaro e del popolo italiano per secoli”.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui