Il Papa: la robotica migliora il mondo se guarda al bene comune
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Un veloce sviluppo che non è esente da rischi e conseguenze negative se non viene governato tenendo presente la centralità dell'essere umano. E' quello che caratterizza l'intelligenza artificiale, un ambito tecnologico cruciale nella società di oggi per il quale il Papa chiede preghiere ai fedeli di tutto il mondo.
Il Papa: il progresso deve servire al bene comune
Nel video con l'intenzione di preghiera che affida alla Chiesa per il mese di novembre, Francesco constata, parlando in spagnolo, che “l'intelligenza artificiale è alla base del cambiamento di epoca che stiamo vivendo”. E prosegue: “La robotica può rendere possibile un mondo migliore se è unita al bene comune. Perché se il progresso tecnologico aumenta le disuguaglianze non è un progresso reale”. Il Papa indica quindi la strada da percorrere ricordando che “i progressi futuri devono essere orientati al rispetto della dignità della persona e del Creato”. L’invocazione suggerita è quella che non si perda di vista l’umanità. Francesco dice: “Preghiamo affinché il progresso della robotica e dell'intelligenza artificiale sia sempre al servizio dell'essere umano", per meglio dire “sia umano”.
I passi avanti dell'intelligenza artificiale
Nel comunicato diffuso dalla Rete Mondiale di Preghiera del Papa, che promuove mensilmente questa iniziativa, si contestualizzano le parole di Francesco: “Non è una novità – si legge - che negli ultimi anni l'Intelligenza Artificiale (IA) sia progredita a un livello esponenziale, come evidenziano le sue molteplici applicazioni in vari campi della conoscenza. Al giorno d'oggi, il 37% delle organizzazioni mondiali ha implementato in qualche modo l'IA, con un aumento del 270% negli ultimi quattro anni”. L'intelligenza artificiale è capace di risolvere molte questioni. Nel comunicato se ne elencano alcune, come ad esempio valutare la capacità di apprendimento degli studenti, aiutare le persone con disabilità a sviluppare strumenti di comunicazione migliori, agevolare la raccolta e la diffusione di informazioni sanitarie per migliorare diagnosi e cure. Anche in ambito ecologico le sue applicazioni sono notevoli: si possono analizzare dati sui cambiamenti climatici per prevedere le catastrofi naturali. Può servire anche per creare città sostenibili, con riduzione delle spese urbane e aumento dell'efficienza energetica.
E' necessario garantire opportunità e benessere per tutti
Le possibilità di usare il progresso per il bene comune sono enormi e il video del Papa, realizzato con immagini dell'Enel e dell'Istituto Italiano di Tecnologia, ne mostra alcune. “E’ nostro compito far sì - dichiara l’amministratore delegato di Enel Francesco Starace - che, come ribadisce Papa Francesco, i benefici che ne derivano siano equamente distribuiti e generino opportunità e benessere. Per orientare positivamente la nostra azione e le scelte che riguardano il presente e il futuro, è necessario mettere al centro il rispetto per le persone e per l’ambiente, adottando una visione improntata alla sostenibilità. Solo in questo modo l’evoluzione tecnologica potrà essere alleata dell’uomo e generare opportunità che fino a pochi anni fa non avremmo nemmeno potuto immaginare”.
Progresso e responsabilità devono andare insieme
“La mutazione delle nostre società trasforma anche il nostro lavoro. Si tratta di cambiamenti rapidi che bisogna accompagnare perché siano per il bene di tutti”, osserva padre Frédéric Fornos S.J., direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa. Per padre Fornos l’intenzione di preghiera di Francesco, “rafforza l'idea che il beneficio che l'umanità ha ottenuto, e che continuerà a ottenere a partire dal progresso tecnologico, deve sempre contemplare, in parallelo, uno sviluppo adeguato della responsabilità e dei valori”. L'intelligenza artificiale, la robotica e altre applicazioni tecnologiche, afferma padre Fornos, aprono grandi sfide per l'etica e la giustizia sociale. Per questo, conclude “è importante la richiesta del Papa: pregare perché il progresso sia sempre umano”.
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