Benedizione del Papa nel 190.mo delle apparizioni a S. Caterina Labouré
Gabriella Ceraso - Città del Vaticano
Un nuovo gesto di conforto, speranza e fede per l'umanità provata dalla crisi. Lo compirà il Papa in Vaticano mercoledì 11 novembre, benedicendo - come fa sapere la Sala stampa della Santa Sede - la Sacra effigie della Beata Vergine Maria Immacolata della Medaglia Miracolosa, a 190 anni dalle apparizioni a Santa Caterina Labouré.
Saranno presenti il superiore generale della Congregazione della Missione, padre Tomaž Mavrič, e una piccola delegazione che organizza il Pellegrinaggio di Maria, che visita le comunità in Italia in occasione del 190.mo anniversario delle apparizioni a Santa Caterina Labouré.
Un pellegrinaggio per annunciare l'amore di Dio in tempi difficili
I Vincenziani, dal canto loro, spiegano per l'occasione in un comunicato che il Pellegrinaggio prende vita come "percorso di annuncio dell’amore misericordioso di Dio" nella difficile stituazione che il mondo sta vivendo a causa della pandemia da Covid-19 e di forti tensioni a livello globale.
La storia delle apparizioni
Nel comunicato, la famiglia vincenziana ripercorre la storia delle apparizioni della Vergine a partire dalla notte tra il 18 e il 19 luglio 1830, quando Caterina Labouré, una giovane Figlia della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, vide la Santa Vergine con cui ebbe un lungo incontro. Tra le parole della Santa Vergine: “I tempi sono molto tristi. Disgrazie verranno ad abbattersi sulla Francia. Il mondo intero sarà sconvolto da calamità di ogni genere. Ma tu vieni ai piedi di questo altare, qui le grazie saranno sparse su tutte le persone che le chiederanno con confidenza e fervore… ho sempre vegliato su di voi”. Ancora il 27 novembre 1830 Caterina Labouré vide la Santa Vergine con un piccolo globo (che rappresenta l’umanità) tra le mani; ne contemplò la bellezza e accolse la missione di far coniare una Medaglia: “Le persone che la porteranno riceveranno grandi grazie!”.
Passato e presente accomunati da povertà e paure
Oggi il mondo è profondamente inquieto - scrivono i Vincenziani - e una nuova condizione di povertà accentuata dalla pandemia, sta dilagando. A questo proposito particolarmente efficaci le parole del Papa nel messaggio per il prossimo 15 novembre IV Giornata Mondiale dei Poveri, sul tema: “Tendi la tua mano al povero”. Papa Francesco scrive: “Questo momento che stiamo vivendo ha messo in crisi tante certezze. Ci sentiamo più poveri e più deboli perché abbiamo sperimentato il senso del limite e la restrizione della libertà. La perdita del lavoro, degli affetti più cari, come la mancanza delle consuete relazioni interpersonali hanno di colpo spalancato orizzonti che non eravamo più abituati a osservare. Le nostre ricchezze spirituali e materiali sono state messe in discussione e abbiamo scoperto di avere paura. Chiusi nel silenzio delle nostre case, abbiamo riscoperto quanto sia importante la semplicità e il tenere gli occhi fissi sull’essenziale. Abbiamo maturato l’esigenza di una nuova fraternità, capace di aiuto reciproco e di stima vicendevole”.
Maria ci invita anche oggi ai piedi dell'altare
I Vincenziani precisano dunque che, ispirati dal proprio plurisecolare carisma che li chiama a servire Dio nei poveri, con l’iniziativa di Maria Pellegrina desiderano ricordare che ancora oggi la Santa Vergine invita tutti ai piedi dell’altare e, pellegrina, si fa prossima a ciascuno perchè non prevalga lo scoraggiamento. Maria inizierà il suo pellegrinaggio martedì 1° dicembre e si protrarrà fino al 22 novembre 2021 toccando le diverse regioni italiane.
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