Il Papa all'alba a Piazza di Spagna affida Roma e il mondo all'Immacolata
Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano
È il giorno in cui la Chiesa celebra l'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria. Tra le prime luci di un nuovo giorno e il silenzio di una città avvolta dalla pioggia, Francesco è arrivato alle 7.00 di questa mattina in Piazza di Spagna per rendere omaggio all’Immacolata. Ai piedi della statua di Maria, il Papa ha rivolto il proprio sguardo verso la Madre di Dio. E ha deposto un mazzo di rose bianche alla base della colonna dove si trova la statua della Vergine. La sua preghiera non è stata accompagnata, come tradizionalmente avviene in questa occasione, dal contorno compagnia di folla. Il Pontefice si è recato in questo orario inusuale in piazza di Spagna, e non nel pomeriggio, a causa della situazione di emergenza sanitaria e al fine di evitare ogni rischio di contagio provocato da assembramenti. Il Papa - rende noto in un comunicato la Sala Stampa della Santa Sede - ha affidato alla Madonna tutti coloro che in questa città e nel mondo sono afflitti dalla malattia e dallo scoraggiamento. Poco prima delle 7.15, il Pontefice ha lasciato Piazza di Spagna e ha raggiunto Santa Maria Maggiore dove ha pregato davanti all’icona di Maria Salus Popoli Romani e ha celebrato la Santa Messa nella Cappella del Presepe. Francesco ha poi fatto ritorno in Vaticano.
La statua dell’Immacolata e il Crocifisso
Il Pontefice, in questo tempo di Avvento ancora funestato dal coronavirus, ha voluto invocare Maria in una piazza deserta come quella dello scorso 27 marzo. In quel giorno, il Pontefice aveva presieduto il momento straordinario di preghiera sul Sagrato della Basilica di San Pietro. Roma era “ammutolita” dalla pandemia e dal lockdown. “Stasera - aveva detto Francesco con vicino l'immagine della Salus populi romani per l'occasione portata sulla piazza - vorrei affidarvi tutti al Signore, per l’intercessione della Madonna, salute del suo popolo, stella del mare in tempesta. Da questo colonnato che abbraccia Roma e il mondo scenda su di voi, come un abbraccio consolante, la benedizione di Dio. Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori”.
Sotto la protezione della Madre di Dio
Anche oggi una piazza vuota si è riempita di preghiere. Come quella dello scorso 11 marzo, quando il Papa in piena emergenza sanitaria ha affidato la città di Roma, l’Italia e il mondo alla protezione della Madre di Dio. Il Pontefice ha rivolto alla Madonna una preghiera che si apre con queste parole: “O Maria, tu risplendi sempre nel nostro cammino come segno di salvezza e di speranza. Noi ci affidiamo a te, Salute dei malati, che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù, mantenendo ferma la tua fede”. In quella giornata di preghiera e di digiuno voluta dalla diocesi di Roma per l’Italia e per il mondo, il videomessaggio del Pontefice aveva preceduto la Messa presieduta dal cardinale vicario Angelo De Donatis presso il Santuario della Madonna del Divino Amore. In quell’occasione l’affidamento a Maria aveva fatto ricordare un altro momento di dura prova per Roma e per l’umanità. Era l’11 giugno del 1944 e Papa Pio XII chiedeva alla Madonna del Divino Amore protezione e salvezza durante la ritirata delle truppe naziste. “Custodisci la tua Roma – aveva affermato Papa Pacelli - e preservala anche nell'avvenire dagli estremi mali”.
L'Immacolata e la luce di Cristo Risorto
Lo scorso anno, nella solennità dell'Immacolata, Papa Francesco si è recato a Piazza di Spagna per rendere omaggio alla Vergine Maria. Davanti alla statua della Madonna posta sulla Colonna, ha recitato una preghiera. In quell'occasione, il Pontefice ha affidato alla Vergine “tutti coloro che, in questa città e nel mondo intero, sono oppressi dalla sfiducia (…) quanti pensano che per loro non c’è più speranza, che le loro colpe sono troppe e troppo grandi, e che Dio non ha certo tempo da perdere con loro”. Nell’atto di venerazione alla Vergine dell'8 dicembre 2019, il Santo Padre ha ricordato la “purezza limpida” di Maria, richiamo “alla sincerità, alla trasparenza, alla semplicità”. Un vero e proprio antidoto alla “corruzione del cuore”. Non è la stessa cosa, ha affermato, “essere peccatori ed essere corrotti”. “Una cosa è cadere, ma poi, pentiti, rialzarsi con l’aiuto della misericordia di Dio. Altra cosa è la connivenza ipocrita col male, la corruzione del cuore, che fuori si mostra impeccabile, ma dentro è pieno di cattive intenzioni ed egoismi meschini”. L'Immacolata, cioè piena di grazia, può “riflettere fin dentro le tenebre più fitte un raggio della luce di Cristo Risorto”.
La storia e la devozione dei Papi
È l’8 settembre 1857: Pio IX inaugura a Roma il monumento dell’Immacolata, in piazza Mignanelli, accanto a Piazza di Spagna. Quasi un secolo dopo, Pio XII inizia a far depositare ai piedi del monumento un mazzo di fiori ogni 8 dicembre. Il suo successore, Giovanni XXIII, l’8 dicembre 1958 per la prima volta esce dal Vaticano e porta a Maria delle rose bianche, fermandosi, poi, per una preghiera nella Basilica di Santa Maria Maggiore: una consuetudine che prosegue ancora oggi. Il dogma dell' Immacolata Concezione è stato proclamato nel 1854 da Papa Pio IX con la bolla "Ineffabilis Deus".
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