Speciale della Treccani sul “vocabolario” di Papa Francesco
Vatican News
Dopo anni in cui la lingua di Papa Francesco è stata passata minutamente al setaccio, l’Enciclopedia Treccani ha voluto porre in particolare rilievo - attraverso uno speciale sul suo portale Treccani.it - la sapienza della comunicazione papale, rileggendo l’Esortazione apostolica Evangelii gaudium (Daniele D’Aguanno) e le Encicliche Laudato si’ (Giuseppe Patota) e Fratelli tutti (la più recente, cui Edoardo Buroni ha dedicato cinque ordini di riflessioni). “Per aiutarci a capire in quale direzione interpretare il Papa comunicatore – si legge in un comunicato della Treccani – ci è venuto in aiuto Alessandro Gisotti, vice direttore editoriale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. Per spiegare intanto come, nel codice semiotico papale, il silenzio possa avere un valore tanto dirompente quanto il verbum”.
Si ricordi la preghiera solitaria in piazza San Pietro il 27 marzo 2020, in tempo di pandemia. “Il messaggio ha travalicato il perimetro della fede cattolica e si è fatto interprete delle angosce e delle speranze di tutta l’umanità”, commenta Gisotti, il quale, ecco il punto, afferma che “Francesco, nella sua dimensione di comunicatore, dove sente, ascolta. Ascoltare, per lui, ha a che fare con l’abc della relazione umana”.
Del resto, ricorda Gisotti, Francesco stesso ha scritto: “Comunicare significa condividere e la condivisione richiede l’ascolto”. Le analisi dei suoi testi mettono in rilievo questi cardini concettuali, attraverso alcune parole e locuzioni-chiave: Patota individua connesso ed ecologia integrale; Buroni, tra le altre, prossimo, amicizia sociale, fraternità, cultura dell’incontro; D’Aguanno (che coglie nell’Esortazione “le tracce di una voce che vuole continuare a farsi ascoltare da vicino, così come in un dialogo anche in una lettura”) segnala inequità, una analisi rietimologizzante che, rispetto al normale iniquità, rende più trasparente per tutti il bene fondamentale dell’equità.
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