A Papa Francesco il Premio Kronos per l'ambiente 2020
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Per “aver posto al centro della Sua azione pontificia, il tema della ecologia integrale e del patrimonio culturale condiviso in una logica di sviluppo sostenibile e di solidarietà universale, rivolgendolo ad ogni persona che abita il nostro Pianeta con il compito di fare ognuno la propria parte nel segno della cura della Casa Comune”. Questa la motivazione del Premio internazionale che, alla sua quarta edizione, la storica Associazione ambientalista di volontariato Accademia Kronos Onlus ha deciso di assegnare quest'anno a Papa Francesco e contenuta in una lettera giunta nei giorni scorsi alla Prefettura della Casa Pontificia. A scriverla l'avvocato Ottavio Maria Capparella, responsabile dell’Ufficio legale dell’Associazione e delegato ai rapporti istituzionali con il Vaticano. Il Premio ha per titolo “Io faccio la mia parte", e consiste nella piccola scultura di un colibrì protagonista di un'antica favola africana. Il manufatto è stato realizzato dall’operaio-scultore Renato Mancini utilizzando materiali di scarto. Nella favola si racconta che, divampato un incendio nella foresta, mentre tutti gli animali fuggivano verso il fiume in cerca di salvezza, il colibrì volava in direzione opposta portando con il becco una goccia d'acqua e dicendo: "io faccio la mia parte".
Prendersi cura è un impegno che spetta a ciascuno di noi
In una lettera indirizzata a Papa Francesco il 16 novembre scorso, che preannunciava il riconoscimento, il presidente dell'Associazione Franco Floris, scriveva: "Abbiamo maturato il convincimento - con letizia e consapevolezza - di attribuire a Lei il riconoscimento del Premio (...) per aver rivolto le necessarie sollecitazioni, non solo alle Istituzioni ed ai potenti della terra, ma ad ogni persona che abita il nostro Pianeta affidandole il compito di fare "la propria parte", anche con piccole azioni quotidiane nel segno della cura". Floris sottolineava poi quanto il messaggio del Papa "facesse comprendere quanto siano necessarie profonda riflessione, conversione ecologica ed etica per camminare verso un nuovo rinascimento che ponga al centro l'uomo al quale i modelli economici e sociali debbono riferirsi, nel rispetto dei sani principi di giustizia, pace e protezione ambientale" .
Il messaggio di Francesco accessibile a tutti
Il messaggio di Papa Francesco, travalica per intensità ed universalità lo stretto ambientalismo di maniera, che difetta proprio di una visione integrale ed interconnessa e, allo stesso tempo, è un messaggio semplice ed accessibile a tutti, afferma ai nostri microfoni Ottavio Maria Capparella, confermando la volontà dell'Associazione di voler raccogliere senza riserve l'invito del Papa a far diventare sempre più il pensiero una pratica di vita.
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