Papa Francesco: il fuoco di Gesù Misericordioso si diffonda nel mondo
Benedetta Capelli – Città del Vaticano
“Trasmettete al mondo il fuoco di Gesù Misericordioso. Siate per tutti un segno della sua presenza in mezzo a voi”. Papa Francesco consegna un compito importante nel 90.mo della manifestazione di Gesù a santa Faustina Kowalska, l’apostola della Divina Misericordia, che nella cella del convento di Płock della Congregazione delle suore della Beata Vergine Maria della Misericordia ricevette dal Signore l’impegno di far dipingere un quadro con la didascalia: “Gesù confido in te”. Il compito che il Papa affida oggi è il riflesso del messaggio forte, intenso, del “dono di speciale illuminazione”, come aveva detto Giovanni Paolo II nella Messa di beatificazione della suora, 18 aprile 1993, che ha convertito fedeli in ogni angolo del mondo.
Una misericordia che abbraccia
Nella lettera del Papa al vescovo di Płock, monsignor Piotr Libera, Francesco si unisce in preghiera ai fedeli polacchi, condividendo la “gioia della chiesa di Plock”. Ricorda anche le parole tratte dal diario di suor Faustina, “L'umanità non conoscerà la pace finché non si rivolgerà alla fonte della mia misericordia”. Per questo l’invito del Pontefice è chiaro:
Rivolgiamoci a questa fonte. Chiediamo a Cristo il dono della misericordia. Lascia che ci abbracci e ci penetri. Abbiamo il coraggio di tornare a Gesù, di incontrare il suo amore e la sua misericordia nei sacramenti. Sentiamo la sua vicinanza e tenerezza e allora anche noi saremo più capaci di misericordia, pazienza, perdono e amore.
Nella misericordia c’è la pace
Nel suo messaggio, il Papa ricorda anche le parole di san Giovanni Paolo II pronunciate nella Messa di dedicazione del Santuario della Divina Misericordia, il 17 agosto 2002. “Il fuoco della misericordia deve essere comunicato al mondo. Nella misericordia di Dio il mondo troverà la pace e l'uomo la felicità”. Si tratta – spiega Francesco – di “una sfida speciale per la chiesa di Płock, contraddistinta da questa rivelazione, per la Congregazione delle suore di Nostra Signora della Misericordia, per la città di Płock e per ciascuno di voi”. Una sfida nel segno del fuoco di Gesù amore.
Gesù, confido in te
Ieri all’Angelus, il Papa ha ricordato la ricorrenza di oggi e il messaggio della Divina Misericordia che grazie a San Giovanni Paolo II, è giunto al mondo intero.
Non è altro che il Vangelo di Gesù Cristo, morto e risorto, che ci dona la misericordia del Padre. Apriamogli il cuore, dicendo con fede: “Gesù, confido in Te”.
Il 19 aprile 2020, nella domenica dedicata alla Divina Misericordia, in piena pandemia, il Pontefice celebra la Messa nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia, diventato Santuario della Divina Misericordia proprio grazie a Papa Wojtyla. Le sue parole sono intrecciate alla preoccupazione di lasciare indietro le persone con l’innegabile aumento delle diseguaglianze, ma anche con i pensieri di suor Faustina che, dopo avere incontrato Gesù, scriveva: “in un’anima sofferente dobbiamo vedere Gesù Crocifisso e non un parassita e un peso… [Signore], ci dai la possibilità di esercitarci nelle opere di misericordia e noi ci esercitiamo nei giudizi”.
Un cuore illuminato dall’amore
Suor Faustina Kowalska, nata il 25 agosto del 1905 in Polonia nel villaggio di Głogowiec, nel 1925 a Varsavia entrò nel convento delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia. Tra il 1926 e il 1938 ebbe numerose visioni e Gesù le consegnò un’immagine, oggi nota in tutto il mondo, con i due fasci di luce che partono dal cuore e illuminano ogni cosa. Nella messa di canonizzazione della religiosa polacca, il 30 aprile 2000, Giovanni Paolo II afferma:
Attraverso il cuore di Cristo crocifisso la misericordia divina raggiunge gli uomini: "Figlia mia, dì che sono l'Amore e la Misericordia in persona", chiederà Gesù a suor Faustina (Diario, 374)
L’amore di Giovanni Paolo II
Nel cuore di Giovanni Paolo II la figura di suor Faustina è legata ad una fase importante della sua vita, quando durante l’occupazione nazista lavorava in uno stabilimento. Lo raccontò nel 2002.
Ancora oggi ricordo la via che porta da Borek Fałęcki a Dębniki. La percorrevo tutti i giorni andando a lavorare in diversi turni, con le scarpe di legno ai piedi. Allora si portavano quelle. Come era possibile immaginare che quell’uomo con gli zoccoli un giorno avrebbe consacrato la basilica della Divina Misericordia a Łagiewniki di Cracovia?
Papa Wojtyla proclama la seconda domenica di Pasqua la “Domenica della Divina Misericordia”. Francesco, nel maggio 2020, approva un decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti che stabilisce il 5 ottobre la memoria liturgica di Santa Faustina. Un messaggio, il suo, che come auspicava Papa Wojtyla accompagna l’uomo di oggi:
Il tuo messaggio di luce e di speranza si diffonda in tutto il mondo, spinga alla conversione i peccatori, sopisca le rivalità e gli odi, apra gli uomini e le nazioni alla pratica della fraternità. Noi oggi, fissando lo sguardo con te sul volto di Cristo risorto, facciamo nostra la tua preghiera di fiducioso abbandono e diciamo con ferma speranza: Gesù, confido in Te!
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