Il Papa riceve il ministro degli Esteri dell'Iraq, Fuad Hussein
Salvatore Cernuzio - Città del Vaticano
È durata mezz’ora, la maggior parte della quale trascorsa a ricordare la storica visita di inizio marzo, dal 5 al 7, e la gioiosa accoglienza ricevuta dalla popolazione irachena. Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in udienza, nel Palazzo Apostolico vaticano, il ministro degli Affari Esteri dell’Iraq, Fuad Mohammed Hussein.
Lo ha reso noto con un comunicato il direttore della Sala Stampa vaticana, Matteo Bruni, spiegando che la conversazione è “durata circa 30 minuti”. “Il Santo Padre – si legge nella nota - ha avuto modo di ricordare con gratitudine l’accoglienza ricevuta nel corso del suo recente viaggio”, che il Pontefice stesso ha definito un “segno di speranza dopo anni di guerra e terrorismo e durante una dura pandemia” (Udienza generale, 10 marzo 2021).
Il saluto all'Iraq e l'auspicio di "crescere nella solidarietà"
Tramite il ministro, Papa Francesco “ha rivolto un saluto affettuoso all’Iraq, a tutte le sue componenti, rinnovando l’auspicio che ciascuna possa crescere nella solidarietà e nella capacità di riconoscersi responsabile della fragilità dell’altro”. Al termine del colloquio, Hussein ha regalato un antico bassorilievo al Papa, il quale ha ricambiato con la tradizionale scultura di un ramo d'ulivo, simbolo di pace.
L'incontro già a Baghdad
Hussein, di orgine curda, musulmano sciita, è ministro degli Affari esteri dell'Iraq dal 6 giugno 2020. Aveva accolto il Pontefice al suo arrivo nella capitale Baghdad nel viaggio di inizio marzo. E nei giorni precedenti aveva affermato in diverse interviste che gli iracheni erano ansiosi di accogliere il "messaggio di pace e tolleranza" che Francesco avrebbe portato nel Paese e definito la visita un incontro storico tra "il minareto e le campane".
In questi giorni a Roma, il ministro, oltre alla visita al Pontefice, terrà alcuni importanti incontri e dialoghi con membri del governo italiano.
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