Al Papa i messaggi di auguri e rapida ripresa da tutto il mondo
VATICAN NEWS
È bastato che la Sala Stampa della Santa Sede comunicasse nel pomeriggio di domenica la notizia del ricovero ospedaliero di Papa Francesco, che da tutto il mondo sono pervenuti, specie sui social, messaggi di affettuosa vicinanza e auguri di una guarigione rapida e completa.
La vicinanza e la preghiera del Patriarca Bartolomeo I
"Auguri fraterni per una rapida convalescenza" giungono in un messaggio dal Patriarca ecumenico di Costantinopoli. Bartolomeo assicura la sua preghiera, confidando nel buon esito dell'operazione, in modo - scrive - da "rivederLa al fine di svolgere insieme l'indispensabile missione di unità, alla quale Cristo ci chiama". A questo proposito cita le parole dell'apostolo Paolo: "La debolezza di Dio è più forte degli uomini" ( 1 Cor 1,25). Il mistero di Cristo morto e risorto, si sviluppa anche nella debolezza della nostra natura toccata dalla Caduta e nelle nostre sofferenze, affinchè il Vangelo sia vissuto in noi".
Imam di Al Azhar: auguri al "caro fratello"
A confermare l'amicizia fraterna che li lega, il messaggio su twitter dell’imam sunnita Ahmad al-Tayyeb dell’Università di Al Azhar con gli auguri al "caro fratello" per una rapida ripresa che lo restituisca alla sua missione per l'umanità". "Che il Signore lo sostenga con la tenerezza del suo amore" è la preghiera invece che arriva sui social dal Centro Anglicano di Roma, che assicura di avere il Papa nel cuore. Un pensiero particolare anche dalla comunità ebraica della capitale: "I miei auguri di pronta guarigione al Papa che deve affrontare un difficile intervento chirurgico", scrive su twitter il rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni. Vicinanza in queste ore del ricovero anche dalla Comunità di Sant'Egidio che, fa sapere in un comunicato, nella preghiera serale oggi dedicata ai malati, "troverà un posto tutto particolare l'invocazione e la richiesta di protezione per il Santo Padre, come lui tante volte ci ha invitato a fare, affinché possa presto tornare in salute per esercitare pienamente il suo ministero di padre e pastore".
Da tutto il popolo italiano e dalla Chiesa
Tra i primi messaggi a giungere ieri appena appresa la notizia del ricovero e dell'intervento del Papa, quello del Capo dello Stato italiano Sergio Mattarella in partenza per la Francia: un "affettuoso pensiero" che ha incluso quello del popolo italiano tutto, auguri di "buona convalescenza e ancor migliore e pronta guarigione". Sentimenti condivisi dal premier Mario Draghi, dal governo e dalle rappresentanze politiche di ogni schieramento. Anche i vescovi italiani a twitter affidano i loro auguri e poi in un messaggio a firma del presidente il cardinale Gualtiero Bassetti danno voce a tutte le comunità e le Chiese: "Nell’apprendere la notizia del Suo ricovero al Policlinico Gemelli per un intervento chirurgico, abbiamo pregato per Lei - si legge -affidando al Padre la Sua salute. Ci siamo lasciati guidare dalle parole del Salmo che abbiamo proclamato nella liturgia domenicale:'I nostri occhi sono rivolti al Signore'. Affidiamo al Signore i medici e tutto il personale sanitario che, con passione e amore, si stanno prendendo cura di Lei e di tutti i pazienti e gli ammalati. Anche in questa occasione ci ha insegnato come affrontare la sofferenza. Lo sguardo rivolto agli impegni dei prossimi mesi (il viaggio in Ungheria e in Slovacchia a settembre) e il sorriso abituale dalla finestra del Palazzo Apostolico, con cui ci dà appuntamento ogni domenica, sono una grande testimonianza. Non bisogna mai cedere allo sconforto anche nelle ore della fatica più dura. Grazie, Padre Santo! La attendiamo domenica prossima, dalla finestra del Palazzo Apostolico, per pregare insieme l’Angelus e ascoltare la Sua parola.
Lo stesso affetto e la stessa preghiera nelle parole della comunità diocesana di Roma stretta intorno al suo vescovo, con "devozione filiale in questo momento di malattia". "Tutto il popolo santo fedele di Dio che è in Roma", si legge in un comunicato del Vicariato, "insieme ai cittadini e a tutti gli uomini di buona volontà, con vivo senso di partecipazione e di prossimità al Santo Padre, eleva preghiere e suppliche al Signore perché con l'aiuto della sua grazia, sostenga e consoli il nostro amato Vescovo durante la convalescenza post-operatoria".
Dal mondo l'affetto e le preghiere
Tanti i leader del mondo che si aggiungono al coro di auguri e sostegno in queste ore delicate per il Papa. Da Israele su twitter scrive il presidente Rivlin augurando a Francesco una guarigione veloce e assicurando le preghiere personali e di tutti gli israeliani. Dall'Africa stesse parole di vicinanza giungono dal presidente della Nigeria Muhammadu Buhari che, in una dichiarazione riportata dal suo staff, invita tutta la popolazione, tanto amata da Francesco, a riunirsi in preghiera. Così anche il presidente di Malta e quello del Venezuela Nicolas Maduro che, in particolare nel suo messaggio, a nome di tutto il popolo, affida Francesco al beato José Gregorio Hernández Cisneros, il medico dei poveri beatificato il 30 aprile scorso a Caracas.
E sempre dall'America latina, giunge il messaggio del Celam (il Consiglio episcopale latinoamericano) che esprime al Papa, a nome dei vescovi del Continente, il proprio "saluto filiale, soprattutto in questi momenti in cui è ricoverato". "Ha dato profonda gioia" la notizia della buona ripresa del Pontefice, scrive il presidente del Celam, monsignor Héctor Miguel Cabrejos Vidarte, aggiungendo: "La nostra sollecitudine è diventata preghiera e vicinanza; assieme ai nostri fedeli, come Popolo di Dio, abbiamo invocato il Padre Celeste perché l'intervento chirurgico al quale è stato sottoposto avesse buon esito. Continuiamo a pregare per lei conti sempre sulla nostra vicinanza, affetto e preghiera in questo tempo di guarigione".
Le preghiere dei cattolici in Nuova Zelanda
Dall'altra parte dell'emisfero, i cattolici della Nuova Zelanda augurano a Papa Francesco una pronta e completa guarigione: "Ogni cattolico neozelandese menzionerà Papa Francesco nelle sue preghiere", assicura il cardinale John Dew, arcivescovo di Wellington e presidente della Conferenza episcopale della Nuova Zelanda. "È incoraggiante sapere - aggiunge il porporato - che il Santo Padre ha affrontato bene l'intervento e sta recuperando bene".
Ultimo aggiornamento ore 18.30 del 6.07.21
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