Il Papa: proseguire come artigiani di pace nella Penisola coreana
Debora Donnini – Città del Vaticano
“Un esemplare testimone di fede eroica” fu Sant'Andrea Kim Taegon, instancabile apostolo dell’evangelizzazione “in tempi difficili, segnati da persecuzioni e sofferenze per il vostro popolo”. Papa Francesco si rivolge con affetto ai fedeli coreani. Alla Messa, celebrata in lingua coreana presso l’Altare della Cattedra nella Basilica di San Pietro, partecipano una trentina di sacerdoti e una settantina tra religiose e fedeli laici. Al termine della Celebrazione Eucaristica, a leggere il Messaggio del Papa è l'arcivescovo Lazarus You, nominato lo scorso 11 giugno nuovo prefetto della Congregazione per il Clero, alla sua prima cerimonia pubblica a Roma.
Il Papa ripercorre le orme e il significato per il mondo di oggi della figura di questo primo sacerdote coreano, martirizzato, che ha mostrato che “il bene prevale sempre, perché l’amore di Dio vince sull’odio”. “Anche oggi - scrive il Papa - di fronte alle tante manifestazioni del male che sfigurano il volto bello dell’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio, bisogna riscoprire l’importanza della missione di ogni battezzato, il quale è chiamato a essere ovunque operatore di pace e di speranza, disposto, come il Buon Samaritano, a chinarsi sulle ferite di quanti sono desiderosi di amore, di aiuto, o semplicemente di uno sguardo fraterno”.
Il grazie per il sostegno a campagna vaccinazione
L’attenzione si concentra sull’attualità portata dalla pandemia e Francesco ringrazia l’intera comunità ecclesiale coreana per la grande generosità nel sostenere la campagna di vaccinazione anti-Covid19 a favore dei Paesi più poveri, rappresentando così un forte invito per un maggior impegno nella causa degli ultimi.
Quindi, l’auspicio che “quanti si stanno prodigando per la riconciliazione nella Penisola coreana continuino con rinnovato impegno a essere dei buoni artigiani della pace, incoraggiando tutti a un dialogo rispettoso e costruttivo per futuro sempre più luminoso”.
Monsignor You: fraternità come rimedio e medicina per il mondo
Il riferimento alle conseguenze del Covid-19 che ha colpito il mondo, si ritrova anche nell’omelia dell’arcivescovo Lazarus You che sottolinea la coincidenza con il bicentenario della nascita di Andrea Kim: nel mezzo della pandemia, che sembra aver purtroppo accentuato la tendenza all'egoismo e alla discriminazione nella nostra società, rifulge l’esempio di questo Martire. Bussola delle sue parole è quella fraternità a cui il Papa ha esortato nella “Fratelli tutti”. Fraternità evangelica che - segnala l’arcivescovo - è medicina per guarire un mondo malato di indifferenza e per superare la crisi portata dalla pandemia. Ma anche rimedio di fronte al dolore del panorama mondiale: dal terribile terremoto ad Haiti alla situazione dolorosa in Afghanistan fino al Myanmar.
L’impegno della Chiesa coreana
Viene ricordato anche l’impegno della comunità diocesana di Daejeon che ha avviato un programma di aiuto umanitario, “invio del vaccino anti-Covid-19”, a sostegno dei più poveri del mondo, introdotto poi in tutte le diocesi in Corea. Così si sono potuti raccogliere più di 5 milioni di dollari “che sono stati e saranno inviati, a nome del Santo Padre, per la vaccinazione delle persone più bisognose”. Un’opera “spirituale” per i fedeli coreani nel Giubileo dedicato a Sant’Andrea Kim: il 2021 è infatti stato dichiarato come “giubilare”. Tra l’altro, l’Unesco ha concesso il riconoscimento del patrocinio alle celebrazioni del bicentenario della nascita di sant’Andrea Kim. L’arcivescovo prega, poi, che giunga quanto prima il giorno della riconciliazione e del perdono tra la Corea del Sud e quella del Nord, divise da oltre 70 anni. Rivolge anche l’auspicio che il Papa visiti la Corea del Nord per il consolidamento della pace nella Penisola coreana.
Sant’Andrea Kim Taegon e la fraternità
Nell’omelia si ripercorrono le tappe principali della vita di questo giovane morto ad appena 25 anni, Sant’Andrea Kim Taegon, che divenne il primo sacerdote coreano. Ricevette l’ordinazione a Shanghai e, rientrato in Patria, fu arrestato dopo meno di un anno di attività pastorale, per poi testimoniare coraggiosamente la fede con il sangue il 16 settembre 1846 sulla spiaggia di Saenamteo. Nel 1984 san Giovanni Paolo II lo canonizzò unitamente agli altri 102 Beati nella piazza di Yeouido, a Seoul. Viene anche ricordato quando nel 2014 Papa Francesco si recò in Corea del Sud per partecipare alla Sesta Giornata Asiatica della Gioventù. Una vita, quella di Sant'Andrea Kim, evidenzia ancora l’arcivescovo You, che mostra la via che gli uomini sono chiamati a percorrere: “egli infatti affermava che il nostro Padre è uno nei cieli, e ha guardato tutti come fratelli e sorelle”.
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