Il Papa ai giovani in Terra Santa: scommettete sul futuro, oltre guerre e barriere
Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano
Ai giovani della Terra Santa, Papa Francesco porta in dono per Natale la speranza. Una concreta speranza, quella che consente di guardare all’orizzonte, al futuro, oltre le guerre, le limitazioni del coronavirus che ha avuto gravi ripercussioni sui pellegrinaggi, oltre le barriere, le povertà, la mancanza di libertà.
Dio non delude
“Provate a guardare l’orizzonte! C’è sempre promessa al di là, e quando la promessa è garantita dalla parola di Dio, non delude mai. La speranza non delude, Dio non delude”, dice il Pontefice in un messaggio esclusivo, registrato dal custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, durante la recente visita a Cipro. Il videomessaggio è diffuso oggi, vigilia di Natale, dal Christian Media Center.
No ai pensieri negativi
Nel filmato Francesco manda i suoi saluti da Nicosia: “Vi sono vicino, sull’altra sponda. Vi penso molto, voi che siete in Terra Santa… luogo di pellegrinaggio che, purtroppo, a causa della pandemia di coronavirus, ha sofferto in modo particolare”. E proprio guardando alle sofferenze di questi popoli, il Papa si immedesima in quel senso di smarrimento che assale le nuove generazioni in quest’epoca difficile:
A volte non sapete cosa fare, a volte pensate che lì non ci sia futuro e per questo meditate di emigrare altrove… Per favore, non lasciatevi prendere da questi pensieri negativi.
L'orizzonte della vita
“Guardate avanti, guardate l’orizzonte! C’è sempre un orizzonte nella vita”, incoraggia il Vescovo di Roma. Due sono le alternative: “Abbassare lo sguardo o guardare l’orizzonte”. “Provate a guardare l’orizzonte!”, ripete il Papa, e incita:
Impegnatevi con la vostra terra, impegnatevi con la vostra patria, impegnatevi con la vostra storia. E portate avanti quella vocazione umana che Dio vi ha donato!
Il sogno di costruire
“Non rinunciate, guardate sempre avanti, non abbandonate il sogno di costruire, di far progredire il vostro popolo, di far crescere le vostre radici, la vostra ricchezza culturale, la vostra ricchezza religiosa. Formare una famiglia è difficile nella situazione attuale, ma non perdete la speranza”, incita il Pontefice.
Correre il rischio
È un rischio, dice, ma anche i Re Magi hanno corso un rischio quando hanno iniziato il loro cammino verso la grotta di Betlemme. “Chi avrebbe mai pensato che quel bambino fosse il figlio di Dio? I Magi lo avevano intuito e sono stati pronti a rischiare".
Per questo vi dico: in mezzo alla povertà, in un tempo di guerre, di limitazioni, di barriere, di mancanza di libertà, pensate al presepe di Gesù. E proprio come Lui ha fatto quello che ha fatto da una mangiatoia, anche voi in situazioni di contraddizione potete fare cose grandi!
L’invito è quindi chiaro: “Scommettete sul futuro, osate! E vedrete come Dio vi benedirà”. Da qui l’augurio di un “santo Natale” e la consueta richiesta: “Per favore, non dimenticatevi di pregare per me”.
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