Sono oltre 110mila le persone che in Madagascar necessitano di aiuti e assistenza umanitaria dopo il passaggio di diversi cicloni tropicali dall'inizio del mese Sono oltre 110mila le persone che in Madagascar necessitano di aiuti e assistenza umanitaria dopo il passaggio di diversi cicloni tropicali dall'inizio del mese  

Dolore e preghiera del Papa per il Madagascar colpito dai cicloni

Con un telegramma a firma del segretario di Stato vaticano il cardinale Pietro Parolin Francesco invoca la benedizione di Dio su un popolo e una terra martoriati da ripetute calamità naturali, il Madagascar

Gabriella Ceraso - Città del Vaticano 

Ana, Batsirai e poi Dumako, tre cicloni che hanno portato morte e distruzione sull'isola del Madagascar nel giro di poche settimane. Si stima che i morti siano almeno 120, centinaia di migliaia le persone colpite in vario modo, sfollate e ridotte alla fame: secondo il Programma Alimentare mondiale il rischio interesserebbe più di un milione e 600 mila abitanti dell'isola perché l’acqua del mare ha invaso le risaie distruggendo il raccolto, prima fonte di sostentamento.

Guarigione, consolazione e solidarietà

Queste le "ferite" cui guarda con "grande dolore" il Papa che fa giungere tutta la sua vicinanza al Paese attraverso un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, indirizzato al presidente della Repubblica del Madagascar Andry Rajoelina. Francesco fa riferimento alle catastrofi naturali, ai "ripetuti cicloni, inondazioni e distruzione di case" dicendosi profondamente  rattristato e unendosi in preghiera per quanti sono stati colpiti, per le vittime, per la guarigione dei feriti e per la consolazione delle famiglie private dei loro cari e delle loro abitazioni. Nelle parole del Papa anche un forte incoraggiamento alle autorità civili e ai servizi di soccorso sui quali, come su tutti, invoca la benedizione di Dio.

Nuovo timore per Emnati

Dall'isola africana numerose intanto sono in questi giorni le testimonianze anche di missionari che stanno operando per aiutare quanti hanno perso tutto: si riflette sui fenomeni climatici avversi che in questa terra sono frequenti ma anche sui cambiamenti climatici che rendono particolarmente gravi le conseguenze di devastazione nei villaggi. mentre in qualche zona si tenta la ricostruzione la costa orientale è nuovamente in allerta per l'arrivo del ciclone Emnati. Formatosi nell’Oceano Indiano, Emnati continua ad intensificarsi e lo farà in maniera più rapida fino a martedì prossimo quando, dopo Mauritius e Reunion, arriverebbe in Madagascar trasformato in un intenso ciclone tropicale.

 

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19 febbraio 2022, 15:10