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“Nessuno si salva da solo”: il grazie del Papa ai sanitari, eroici contro il Covid

Dopo l’Angelus, ricordando l’odierna Giornata nazionale del personale sanitario, Francesco ha sottolineato che “nella malattia noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci salvi, che ci aiuti”, lodando l’abnegazione di tanti medici, infermieri, volontari vicini agli ammalati, come il dottore che ha dato la mano ad un morente per coronavirus

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

“Nella malattia noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci salvi, che ci aiuti”: un applauso e un grande grazie all’eroico “personale sanitario che ha fatto vedere questa eroicità nel tempo del Covid ma rimane l’eroicità tutti i giorni”. Così Papa Francesco, nelle parole dopo la preghiera dell’Angelus questa domenica in Piazza San Pietro, ricorda, nella Giornata nazionale del personale sanitario “tanti medici, mediche, infermieri, infermiere, volontari, che stanno vicino agli ammalati, li curano, li fanno sentire meglio, li aiutano”.

Nessuno si salva da solo. E nella malattia noi abbiamo bisogno di qualcuno che ci salvi, che ci aiuti. Mi diceva un medico, questa mattina che nel tempo del Covid stava morendo una persona e gli disse: “Mi prenda per mano che sto morendo e ho bisogno della sua mano”.

Mattarella: grazie alla vostra professionalità e sacrificio

Nella seconda Giornata nazionale del personale sanitario, istituita dal Governo italiano nell’anniversario dell’inizio della pandemia in Italia, con la scoperta del paziente zero a Codogno, in provincia di Lodi, anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ringrazia “la preparazione professionale” e “lo spirito di sacrificio” degli operatori sanitari. E’ grazie a queste qualità, ricorda in un messaggio, “che è stato possibile arginare il rischio di perdite ancor più ingenti di quelle, già dolorosissime, che abbiamo dovuto patire”.

Paglia: la via è "un'alleanza con i più fragili"

"Accompagnare i fragili" per l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, è la via da seguire per il futuro, "per un nuovo umanesimo", perché "la prima grande lezione che della pandemia - aggiunge Paglia - è stata quella di scoprirci tutti fragili, tutti, persone e istituzioni, scienza compresa". E' necessaria quindi "un'alleanza con i più fragili, con i malati perché è l'unica la via del nuovo umanesimo”, che prima di tutto “è non lasciare indietro nessuno, soprattutto i più deboli". L’arcivescovo ne parla alla celebrazione della II Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato alla Fnomceo.

Il Fondo governativo per medici e operatori vittime del Covid

E’ di venerdì la notizia della decisione del Governo, con l'impegno dei ministri della Salute Roberto Speranza e delle Pari Opportunità e Famiglia Elena Bonetti, di prevedere un Fondo per i medici ed operatori sanitari vittime del Covid 19. ”E’ un atto con cui vogliamo dire - sottolinea oggi la ministra Bonetti - che questo sacrificio, che è stato per tutti, è nella nostra coscienza di Paese, e l'Italia tutta vi è grata e vi è accanto".

L'incoraggiamento del Papa per il "Progetto Arca"

In Piazza San Pietro, nei saluti finali, il Papa incoraggia il gruppo “Progetto Arca”, presente in piazza, che nei giorni scorsi “ha inaugurato la propria attività sociale a Roma, in aiuto alle persone senza fissa dimora".

Fedeli in Piazza San Pietro
Fedeli in Piazza San Pietro

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20 febbraio 2022, 13:27