Francesco: con Dio sono possibili relazioni che rendono il mondo fraterno
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Comunione, partecipazione e missione: sono le tre indicazioni che santa Paola Frassinetti, fondatrice delle suore di Santa Dorotea, lascia alla sua Famiglia e alla Chiesa. Lo sottolinea Papa Francesco incontrando a mezzogiorno, nella Sala del Concistoro, la superiora della Congregazione suor Maria da Conceiçao Marques Ribeiro, appena riconfermata, e le partecipanti al capitolo generale, un’esperienza di sinodalità, afferma il Papa, “tempo forte di fraternità, di ascolto, di dialogo, di discernimento” sotto la guida dello Spirito. (Ascolta il servizio con la voce del Papa)
"E per un'altra strada fecero ritorno"
Francesco ricorda la parola che ha guidato i lavori capitolari: “E per un’altra strada fecero ritorno...” in riferimento all'esperienza dei Magi in fuga dal re Erode. Fare un’altra strada, afferma il Papa, “vuol dire anche un modo diverso, nuovo, di camminare”.
E infatti voi avete fatto riferimento anche ai discepoli di Emmaus, i quali, dopo aver incontrato il Signore, tornarono a Gerusalemme completamente cambiati. La strada era la stessa, ma era “un’altra”: non era più la via del tramonto, ma quella di un’alba nuova; non era più la strada della tristezza, senza speranza, senza futuro, ma un’altra, nuova, piena di stupore, di gratitudine, anche di pentimento per il proprio cuore lento a credere, ma leggera e dolce per la grazia donata dal Signore Risorto.
Il grande patrimonio degli Istituti di vita consacrata
“Camminare insieme, con Cristo e nello Spirito - sottolinea il Papa - costituisce l’essenza della vita religiosa cristiana”. E ricordando la ricca tradizione di sinodalità propria degli Istituti di vita consacrata prosegue:
Occorre sempre nuovamente attingere da queste fonti di partecipazione fraterna; non chiudersi in circoli stretti; non lasciarsi guidare da interessi personali o egoistici. Ma sempre lasciarsi guidare dallo Spirito del Signore, con docilità, ripetendogli con fiducia l’invocazione: “Mostraci Tu il cammino da seguire tutti insieme”.
Il modello di comunione dei primi cristiani
Francesco si sofferma sullo stile di comunione, partecipazione e missione che deve essere posto al cuore dell’esperienza della Chiesa e che santa Paola Frassinetti ha vissuto: da lei, afferma, “possiamo imparare la comunione”.
Come altri santi e sante fondatori e fondatrici, era affascinata “dall’unità dei Dodici attorno a Gesù, dalla comunione che contraddistingueva la prima comunità di Gerusalemme”. E “dando vita alla propria comunità […] ha inteso riprodurre quei modelli evangelici, essere con un cuore solo e un’anima sola, godere della presenza del Signore”.
Una "presenza generativa" mediante l'educazione
"Lasciandosi inquietare dalle 'grida', dalle carenze, dalle urgenze del suo tempo", santa Paola ha anche sperimentato, afferma Francesco, la via della partecipazione, trovando il coraggio - lei che non aveva frequentato la scuola - di dar vita nella Chiesa "a una Congregazione votata all’educazione, coinvolgendo tante persone". Infine la missione: la fondatrice delle Dorotee ha ricevuto il carisma di “evangelizzare educando ed educare evangelizzando”. Il Papa commenta: “Non c’è opera più generativa di quella educativa” e definisce la missione portata avanti nel mondo dalle sue suore “una presenza generativa”:
Il vostro carisma e la vostra missione sono sempre attuali, ma direi particolarmente oggi, in un contesto culturale e sociale che richiede un nuovo “patto educativo”. Infatti, “mai come ora c’è bisogno di unire gli sforzi in un’ampia alleanza educativa per formare persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per un’umanità più fraterna”.
L'attuale difficile momento e la passione educativa
Il Papa incoraggia le religiose a rinnovare la passione per un’educazione sempre più inclusiva, improntata all’ascolto e al dialogo e, “in questo momento della storia segnato da una crisi pesante, prima con la pandemia del Covid-19 e in questi giorni con una guerra che ferisce tutti”, a proseguire il loro impegno "affinché ogni essere umano possa diventare artefice del proprio destino’”.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui