Malta, il rettore del santuario di Gozo: Francesco ci ha donato la gioia del Vangelo
Michele Raviart - La Valletta
A poche ore dalla partenza di Papa Francesco della Repubblica di Malta, rimangono ancora vivide le sue parole ai fedeli di Malta e Gozo. In quest’isola, il “diamante” come la chiamano i maltesi, il Pontefice ha lasciato un segno indelebile nei tremila pellegrini che insieme a lui hanno pregato la Vergine Maria, venerata nella basilica di Ta’ Pinu. Lo spiega il rettore del santuario, don Gerard Buhagiar:
Le emozioni sono tante e non possono essere descritte con le parole. Rimarrà nel mio cuore la sua preghiera silenziosa dentro la cappellina. In quel momento quando il Papa stava in silenzio davanti alla Vergine ho riflettuto un po’ anche sulla mia esperienza di rettore e ho pensato a quante persone vengono qui ai piedi di Maria. Lì non si incontrano tanto le parole, ma si incontrano i cuori. Il cuore di Papa Francesco con il cuore di Maria. Il cuore di Maria con quello di Papa Francesco e con quello dei pellegrini che vengono qui a questo santuario. Ho pensato ai giovani ex-drogati che vengono qui di notte a pregare quando sono usciti da questo vizio. Tante persone vengono e rimangono qui sbalorditi dalla gioia che Maria mette nel cuore. E questa gioia ce l’ha messa Papa Francesco con questa visita.
Che cosa pensa che resterà di questo incontro per la diocesi di Gozo?
Io sono molto contento dell’enfasi e l’invito di Papa Francesco durante la sua omelia. Quando lui non so quante volte ha ripetuto la gioia dell’annunciare il Vangelo. Io credo che se noi, popolo maltese riusciremo a capire, ad andare alle radici, a prendere in mano veramente con serietà la parola di Dio credo che questo sarà il più grande regalo che Dio può fare non solo a noi, ma a tutta l’umanità, perché l’uomo che porta dentro di sé la Parola di Dio, porta Dio. Questo mi auguro ed è anche la mia preghiera alla Vergine Maria, a questa isola, a questo popolo di Malta e di Gozo, perché questa visita del Papa invita ogni persona a prendere per mano la Parola di Dio con serietà, con serietà di cristiani.
Lo ha infatti ripetuto più volte Papa Francesco: la gioia della Chiesa è evangelizzare…
Evangelizzare. È una parola molto bella. Stiamo vivendo questa esperienza del Sinodo. “Siate sinodali, lavorate insieme” ha detto il Papa. E questa è una cosa stupenda, di cui tutto il mondo ha bisogno. Noi non dobbiamo aver paura del cambiamento del mondo. Il mondo, l’uomo, oggi, aspetta la gioia di ogni cristiano. Questa secondo me è la più grande testimonianza che noi possiamo dare. Appena lascerà la nostra isola noi dovremo prendere con serietà i suoi discorsi e prendere in mano la Parola di Dio.
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