Il Papa affida a Maria il suo pellegrinaggio a Malta, sulle orme di San Paolo
Alessandro Di Bussolo - Città del Vaticano
Nel pomeriggio di venerdì 1 aprile, Papa Francesco si è recato alla Basilica di Santa Maria Maggiore per pregare davanti all'icona della Vergine Salus Populi Romani e affidarle il suo prossimo viaggio a Malta, il 36.mo fuori dall'Italia. Al termine della preghiera ha fatto rientro in Vaticano.
Il programma: due giorni intensi e 5 discorsi
In due giorni, a Malta, il Papa pronuncerà cinque discorsi, a partire da quello sabato mattina al palazzo del Gran Maestro alla Valletta rivolto alle autorità maltesi e al corpo diplomatico, cui seguirà l’incontro di preghiera al Santuario mariano di Ta’Pinu nell’isola di Gozo. Domenica Francesco incontrerà i gesuiti di Malta in un incontro privato e poi pregherà nelle grotte di San Paolo a Rabat. In mattinata la Santa Messa al Piazzale dei Granai a Floriana cui seguirà la recita dell’Angelus e, nel pomeriggio, la visita al centro migranti “Giovanni XXIII Peace Lab”, dove il Pontefice incontrerà circa duecento persone, prevalentemente provenienti dall’Africa.
Il motto del viaggio: "Ci trattarono con rara umanità"
Il motto del viaggio apostolico di Papa Francesco "Ci trattarono con rara umanità" è tratto dal versetto degli Atti degli Apostoli con le parole di San Paolo che descrive il modo con cui venne trattato insieme ai compagni naufragati sull'isola nell'anno 60, durante il viaggio che li stava portando a Roma. Francesco è il terzo Pontefice a recarsi a Malta dopo San Giovanni Paolo II nel 1990 e nel 2001, e Benedetto XVI nel 2010.
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