Francesco: Charles de Foucauld insegna l'essenzialità del Vangelo
Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Papa Francesco esprime gioia per la recente canonizzazione di “Fratel Carlo”. “In lui possiamo vedere un profeta del nostro tempo, che ha saputo portare alla luce l’essenzialità e l’universalità della fede”, afferma il Santo Padre, parlando a coloro che hanno scelto di continuare l’opera di colui che dedicò la sua vita in Africa, ai poveri, alla preghiera e alla meditazione.
Gesù è Amore
Sull’esempio di Charles de Foucauld, Francesco esorta dunque a scoprire l’essenzialità del messaggio cristiano, “soprattutto ritornando allo spirito delle origini, allo spirito di Nazaret”. Rivolgersi agli altri questo il segreto di una vita ispirata dalla fede. “Quant’è contento il Signore - sottolinea il Papa - di vedere che lo si imita nella via della piccolezza, dell’umiltà, della condivisione con i poveri!”. Francesco ricorda poi il pensiero del discepolo, espresso nella Lettera a Maria de Bondy del 20 maggio 1915. “Dio dà il primo posto all’amore e poi al sacrificio ispirato dall’amore e all’obbedienza derivante dall’amore”. Come Chiesa abbiamo bisogno di tornare all’essenziale e non perdere di vista la purezza semplice del Vangelo”. Altro aspetto caratterizzante la figura del santo - evidenzia anxora – è quello dell’universalità. De Foucauld, dice il Papa, “ha vissuto il suo essere cristiano come fratello di tutti, a partire dai più piccoli. Non aveva l’obiettivo di convertire gli altri, ma di vivere l’amore gratuito di Dio, attuando l’apostolato della bontà” nei confronti di tutti: cristiani, musulmani, ebrei e idolatri” considerandosi loro fratello, “il fratello universale”. Il Pontefice ringrazia quindi i membri dell’Associazione per la loro “testimonianza, che fa tanto bene, specialmente in un tempo in cui si rischia di chiudersi nei particolarismi, di accrescere le distanze, di perdere di vista il fratello”
Grazie a Charles de Foucauld
Francesco lo dedica la parte finale del suo discorso ai ricordi di quando, studente di teologia, trovò nella figura di san de Foucauld stimolo per arricchire il suo cammino di fede. “Vorrei ringraziare San Charles de Foucauld, perché la sua spiritualità mi ha fatto tanto bene, quando studiavo la teologia, un tempo di maturazione e anche di crisi, e mi ha aiutato tanto a superare le crisi e a trovare una strada di vita cristiana più semplice, più vicina al Signore. Io ringrazio il Santo e do testimonianza di questo, perché mi ha fatto tanto bene”.
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