È beata Pauline Jaricot, “donna coraggiosa” per la missione della Chiesa
Benedetta Capelli– Città del Vaticano
L’applauso di Piazza San Pietro, chiesto dal Papa per Pauline Jaricot, ha preceduto di poche ore quello che è risuonato a Lione nel corso della Messa di beatificazione della fondatrice dell’Opera della Propagazione della Fede per il sostegno alle missioni.
Questa fedele laica, vissuta nella pima metà dell’Ottocento, è stata una donna coraggiosa, attenta ai cambiamenti dei tempi con una visione universale della missione della Chiesa. Il suo esempio susciti in tutti il desiderio di partecipare, con la preghiera e la carità, alla diffusione del Vangelo nel mondo. Un applauso alla nuova Beata!
Donna docile a servizio dei poveri
A celebrare il rito il cardinale Luis Antonio Tagle, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, che nell’omelia, incentrata sull’amore per Gesù, ricorda “la docilità di Paolina Jaricot allo Spirito Santo che la sollecitava con nuove idee e iniziative per la diffusione del Vangelo e il servizio ai poveri. In questo ha seguito una grande tradizione spirituale, missionaria e sociale della Chiesa di Lione”.
“Abbiamo meditato su tre doni: il dono della parola di Gesù, il dono dello Spirito Santo e il dono della pace di Gesù. Chi riceve questi doni – sottolinea il porporato - con gioia diventa amato e che ama Gesù, missionario della Chiesa, fratello o sorella dei poveri e strumento di fratellanza e pace universale. La beata Paolina Jaricot è diventata tutto questo, perché ha accolto i doni di Dio. Ora è il nostro turno”. La vita di questa donna, tra la fine del XVIII secolo e il XIX secolo, è tutta all’insegna del dono verso gli ultimi. Tra le sue attività la fondazione di un’associazione spirituale detta delle “Riparatrici” e l’organizzazione di un gruppo di dieci ragazze, ognuna delle quali si impegna a pregare per le missioni. Il 3 maggio 1822 nasce ufficialmente l’Associazione della Propagazione della Fede. Cento anni dopo Pio XI ne riconoscerà lo spirito missionario e il servizio alla Chiesa universale dichiarando l’Opera della Propagazione della Fede “Pontificia”.
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